18 Ott 2024

ACLI TERRA E LE TRE INTEGRAZIONI

16 Giu 2024 473

Non pronuncerò questo titolo spesso, mettendo alla prova la mia dizione, ma mi impegno a spiegarlo continuamente come missione della nostra Organizzazione Professionale.
Il relativismo delle caratterizzazioni geografiche è cresciuto in consapevolezza negli ultimi 35 anni, in particolare in quelli della globalizzazione.
La nostra Italia, che consideravamo in ogni lezione scolastica in fasce ambientali, oggi la scopriamo talmente relativamente piccola che abbiamo da definirla in una espressione unitaria: un'armonia di biodiversità in un unico e articolato "Water Front" Mediterraneo.
Nelle dimensioni mondiali, cioè quelle sulle quali ci misuriamo, la nostra larghezza media da mare a mare è piccolissima.
Quella massima è di soli 530 km, dal Monte Chardonnet al Monte Tarvisio, e quella minima addirittura di 35 km in Calabria.
Il comune più distante dalla costa è Madesimo, in provincia di Sondrio, a soli 290 km da Genova.
Affermo ciò perché oggi che l'Unione Europea e l'Onu pongono quale tema centrale la salvaguardia dei mari e degli Oceani, comprese le coste, noi abbiamo il dovere di essere un esempio di tutela e sviluppo integrale dei "Water Front".
Acli Terra nella nostra Penisola riconosce e sostiene l'integrazione di tre fenomeni attuali: lo sviluppo rurale, lo sviluppo urbano e lo sviluppo marittimo.
Non vi è più, quindi, la divisione tra le tre realtà, ma una inevitabile integrazione.
Ciò perché sono cambiati i parametri geografici, gli strumenti tecnologici nelle comunicazioni e nei trasporti e gli equilibri climatici.
l'Italia oggi è probabilmente il più importante esempio integrativo delle tre dimensioni, offrendoci l'opportunità straordinaria nel farlo funzionare, vincendo la sfida del cambiamento.
Attenzione, non è semplice, perché vi è un tradizionalismo o un conservatorismo culturale tipicamente italico che non riconosce tale processo fisico e antropologico
Infatti Acli Terra sente la responsabilità di una nuova pedagogia culturale ed ambientale per uscire da quell'Italia a fasce per abitare quella dell'integralità.
Una integralità che valorizza le diversità biologiche, vero patrimonio nazionale, che in quest' ottica addirittura aumenterebbero con i nuovi equilibri determinati con l'adattamento delle specie aliene.
Secondo la banca dati ISPRA, in Italia sono state identificate oltre 3.500 specie aliene, di cui 3.363 attualmente presenti
Dobbiamo avere il coraggio di capire che l'agricoltura quindi inevitabilmente varia, si diversificano i prodotti, ma anche i gusti. In alcuni casi le nuove colture sostitutive sono anche più redditizie.
Proprio per assecondare i cambiamenti dello sviluppo rurale con Acli Terra abbiamo aperto la campagna "Il menù fallo tu".
Nell'ottica attuale e futura dell'architettura urbanistica, invece, non esiste più una demarcazione tra campagna e città, ma graduali e benefiche sfumature tra i quartieri e la ruralità orizzontale e verticale.
Già con l'Expo del 2015 abbiamo visto degli esempi e ora l'ingegneria edile ha, ancora di più, i materiali giusti per ristrutturare la dimensione dei quartieri periferici, facendo entrare la ruralità in città.
Pensiamo ad un paradosso, cioè che mai come ora nella storia moderna la presenza della fauna domestica e selvatica è ampiamente presente nei centri abitati intenzionalmente o accidentalmente.
La ruralità può essere integrata nell'urbanizzazione, così come l'ambiente marino.
Abbiamo portato noi di Acli Terra in evidenza le barriere coralline artificiali progettate e realizzare proprio da uno scienziato italiano: Enrico Dini.
I quartieri o le opere urbane della Boskalis sulle coste addirittura incrementano la flora e la fauna marina, oltre a offrire opportunità alle comunità.
Le aree rurali oggi vivono nel rapporto con il mare una rigenerazione ambientale dopo le campagne chimiche degli anni '60 e '70.
Noi in ACLI TERRA abbiamo appunto approvato nell'ultima riunione di Presidenza Nazionale la Commissione delle Lagune d'Italia per far emergere nelle realtà più complesse, appunto quelle lagunari, la capacità integrativa delle tre dimensioni.
Questa sfida politica, invitati dal Ciesm, la porteremo nella Conferenza Mondiale dei Mari e degli Oceani dell'Onu nel 2025 a Nizza.
L'affrontiamo nella dimensione sociale, in quella ambientale e in quella economica, ma soprattutto in quelle psicologica e culturale.
Le lagune sono il laboratorio naturale più complesso e noi proveremo a farne un esempio innovativo.
Anche la nostra recente adesione al Clusterbig - Blue Italian Growth rientra in quest' ottica.
ACLI TERRA è l'associazione delle tre integrazioni in un'Europa e in un Mediterraneo che entrano nel vivo del cambiamento climatico, non nel dramma, ma con un intelligente ed etico adeguamento.

Nicola Tavoletta
Presidente nazionale ACLI TERRA

Ultima modifica il Lunedì, 17 Giugno 2024 06:25