Tre buone notizie sono giunte nei giorni scorsi dal MIPAAF: la prima riguarda la firma del Ministro Patuanelli per il decreto che stanzia 80 milioni di euro per le filiere zootecniche colpite dall'aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in ucraina.
La seconda è che il Sottosegretario Centinaio ha comunicato le nuove misure per il made in Italy, che prevedono un fondo con una dotazione per il 2022 pari a 2mln di euro, per sostenere e promuovere l'iscrizione di nuove tradizioni e pratiche agro-alimentari e agro-silvo-pastorali nella lista rappresentativa dei patrimoni immateriali dell’Unesco e salvaguardare gli elementi già iscritti.
Infine, la terza buona notizia, comunicata dal sottosegretario Francesco Battistoni, riguarda l’approvazione del piano di settore castanicolo 2022-2027, dopo 10 anni dall'ultimo piano (2010-2013).
A commento delle novità in arrivo, il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, ha dichiarato: «Si tratta di importanti sviluppi per il nostro settore che andrebbero letti, interpretati ed usati in maniera estensiva, collegandoli e integrandoli alle numerose iniziative regionali. Penso, ad esempio, al Bonus Km 0 nel Lazio. Ci siamo già confrontati con Gian Marco Centinaio a Sabaudia il mese scorso e lo incontreremo in settimana per sostenere la linea accelerata della valorizzazione del Made in Italy e del turismo rurale come evoluzione di una ospitalità raffinata e non improvvisata. Benissimo il piano sulla Castagna ratificato dal Sottosegretario Battistoni, rientrando anche questa produzione in una opportunità per il turismo, oltre che per la sola trasformazione agroalimentare. Al Sottosegretario Battistoni, però, chiederemo uno sforzo in più sulla pesca e sulla acquacoltura sia nell'ambito delle politiche europee, sia nella educazione e promozione nei comuni costieri».
(DIRE) Roma, 7 lug. - È stato pubblicato sul sito del Mipaaf il decreto direttoriale n. 302355 del 7 luglio 2022, recante modalità attuative per l'erogazione dei contributi previsti dal decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 marzo 2022, n. 138367, "Interventi per la filiera vitivinicola ai sensi dell'articolo 1, comma 128, della legge 30 dicembre 2020, n.178 che istituisce il 'Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacolturá".
"Con la pubblicazione del decreto è ora possibile passare alla fase operativa del provvedimento che mette a disposizione della nostra filiera vitivinicola fondi per 25 milioni di euro - afferma il sottosegretario con delega al settore, sen. Gian Marco Centinaio -. Risorse importanti, soprattutto nel momento attuale, che contribuiranno a sostenere e promuovere il comparto e i nostri vini di qualità all'interno dei confini nazionali". I contributi sono concessi a sostegno di iniziative volte a sviluppare azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli contraddistinti dal riconoscimento Ue. Sono ammessi a presentare progetti per la realizzazione delle attività i consorzi di tutela riconosciuti e le associazioni temporanee tra i consorzi di tutela. La percentuale massima di contributo da erogare non supera il 90% delle spese ammissibili.
I progetti dovranno avere un importo minimo pari a EUR 100.000,00. L'importo massimo di contributo, per progetto approvato, è pari a EUR 500.000,00. La realizzazione delle attività deve essere completata entro il 31 luglio 2023. Le spese sono ammissibili dal momento di presentazione della richiesta di contributo, fino al termine sopra indicato. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata all'8 settembre 2022, ore 12.00.
ROMA (ITALPRESS) - "Abbiamo deciso di apportare alcune importanti modifiche al bando Bonus Lazio KM0, a cui è ancora possibile partecipare sino a esaurimento fondi, tenendo conto del protrarsi delle difficoltà imprenditoriali dovute ai due anni di pandemia e delle ripercussioni del conflitto russo-ucraino. A tal fine è stato modificato il termine di presentazione delle fatture quietanzate dall'ammissibilità della domanda da 30 giorni a 90, per permetterne con maggiore serenità l'adempimento, ed è stata innalzata la soglia di congruità dei prezzi in fattura, che non potevano superare il 15% di quanto stabilito dall'indagine di Agrocamera per Arsial, ora portata al 30% in considerazione della pesante e improvvisa ondata di inflazione". Lo dichiarano in una nota congiunta l'Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità, Enrica Onorati, e l'Assessore Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start - Up e Innovazione, Paolo Orneli, in merito al Bando Bonus Lazio km0 che destina il 50% di rimborso a ristoranti, bar, hotel, botteghe e negozi della filiera agroalimentare per l'acquisto di prodotti laziali. "Questo vuol dire che se un prodotto fatturato supererà del 30% il prezzo congruo previsto, ciò non comporterà la non ammissibilità della fattura ma solamente un pagamento decurtato della parte eccedente non ritenuta congrua. Abbiamo pensato al bando Bonus Lazio KM0 in un momento storico difficilissimo legato all'emergenza sanitaria e ai lockdown che il Lazio e l'Italia hanno dovuto sostenere, per stimolare e contribuire alla ripresa di settori fortemente colpiti, e oggi era nostro dovere cercare di trovare una ulteriore soluzione di aiuto e semplificazione per le nostre imprese che pagano l'impatto di una guerra oltre frontiera" concludono. Il bando è consultabile su: https://www.regione.lazio.it/bonuslaziokm0
(ITALPRESS)
Roma, 5 lug. (Adnkronos) - Lo stato di emergenza per la siccità riguarda quasi la metà del made in Italy a tavola (44%), con le cinque regioni più colpite che rappresentano il 76% del grano tenero per fare il pane, l'88% del mais per l'alimentazione degli animali, il 97% del riso, ma allevano anche il 66% delle mucche e l'87% dei maiali nazionali. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai provvedimenti assunti da parte del Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Mario Draghi che ha deliberato lo stato di siccità per le regioni di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna con uno stanziamento di circa 36 milioni di euro. Un territorio nel quale lavorano 225mila imprese che rischiano di chiudere i battenti sotto i colpi della siccità, con i danni che hanno già superato i tre miliardi di euro, secondo Coldiretti.
Il dimezzamento delle piogge nel 2022 ha avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali che fanno segnare cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all'alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per il frumento duro per la pasta nelle regioni del sud che - sottolinea la Coldiretti - sono il granaio d'Italia. In diminuzione di oltre 1/5 le produzioni di frumento tenero, ma crollano del 30% pure la produzione di riso, del 15% quella della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, e del 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po.
Una situazione sulla quale pesa in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l'acqua della pioggia. Ogni anno, secondo Coldiretti, l'Italia perde 500mila metri cubi di acqua al minuto "Serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l'acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all'industria e all'agricoltura, con una ricaduta importante sull'ambiente e sull'occupazione", sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
Roma, 4 lug. (Labitalia) - I piani di emergenza contro la siccità sono importanti per salvare le 270mila imprese agricole che si trovano nelle sei regioni che hanno gia presentato piani di emergenza, che rappresentano da sole quasi la metà (49%) del valore dell'agricoltura italiana. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai provvedimenti regionali sulla crisi idrica in vista del decreto del governo annunciato dal premier Mario Draghi. In Piemonte, Lombardia
Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lazio si producono il
79% del grano tenero per fare il pane, il 90% mais per l'alimentazione degli animali, il 97% del riso, ma si allevano anche il 69% delle mucche e l'88% dei maiali, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat.
Un capitale dell'agroalimentare Made in Italy che rischia di sparire sotto i colpi della siccità, con i danni che hanno già superato i tre miliardi di euro, secondo Coldiretti. Il dimezzamento delle piogge nel 2022 ha avuto un impatto devastante sulle produzioni nazionali che fanno segnare cali del 45% per il mais e i foraggi che servono all'alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle con le mucche stressate dal caldo afoso, del 30% per il frumento duro per la pasta nelle regioni del sud che - sottolinea la Coldiretti - sono il granaio d'Italia.
In diminuzione di oltre 1/5 le produzioni di frumento tenero, ma crollano del 30% pure la produzione di riso, del 15% quella della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, e del 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove - evidenzia la Coldiretti - si allargano le zone di ''acqua morta'', assalti di insetti e cavallette che solo in Sardegna hanno già devastato quasi 40mila ettari di campi.