Transizione verde, digitalizzazione, ma anche internazionalizzazione, mobilità e inclusione sociale. Sono questi alcuni dei temi cardine dei bandi previsti dai Programmi operativi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) della Regione Lazio, rivolti a imprese, enti di formazione, soggetti pubblici e professionisti.
I programmi della Regione Lazio a valere sulle risorse europee del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il settennato 2021-2027 hanno una dotazione finanziaria complessiva di 3,4 miliardi di euro. Questo budget, sommato alle risorse del PNRR e del Fondo di Sviluppo e Coesione, mette a disposizione di enti e imprese nei prossimi anni circa 16 miliardi di euro a sostegno della loro crescita economica.
Il Fondo Sociale Europeo si occupa di ricostruire le condizioni di equilibrio e di equità all'interno di una comunità, cerca di andare in contro alle esigenze di carattere sociale, formativo, di istruzione, di inclusione sociale, di parità di genere che devono consentire di gareggiare tra pari. All'indomani dell'emergenza Covid-19 e degli effetti che la pandemia ha avuto su più fronti, adesso la Regione Lazio può focalizzare i propri sforzi per dare nuove energie ad un'economia e una società, che stanno uscendo dal letargo e riorganizzare le forze che in questa fase escono fuori con nuova energia.
Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale è il primo che contiene una opzione di costi semplificati relativo alla rendicontazione dei costi di produzione cinematografica, questo perché quando l'onere amministrativo consuma giornate uomo di consulenti e funzionari, si rischia di perdere il risultato che si voleva ottenere. Da qui nasce la necessità di applicare misure di semplificazione amministrativa, di rafforzamento delle strutture regionali e delle società in-house, di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese e soprattutto di ridurre i tassi di errore. Oltre alla misura già adottata nel settore Cinema, sono queste le opzioni di costo semplificato:
- Digitalizzazione;
- Internazionalizzazione;
- Diagnosi energetica.
La Regione Lazio è stata fra le prime regioni in Italia a ricevere l’ok della Commissione europea al programma FESR, che può contare su 1,8 miliardi di euro.
Parallelamente, nel programma FSE – con un budget di 1,6 miliardi – viene sottolineata l’importanza di temi come la valorizzazione del capitale umano, la formazione e l’inclusione sociale.
È necessario far si che l’insieme di tutti questi fondi, sia di derivazione regionali che nazionale e europea, si integrino, ci siano sinergie e complementarità per far si che ci sia un largo assorbimento efficace di risorse ma allo stesso tempo la capacità di impatto deve essere strategica ed efficace. Questo comporta la costruzione di progetti più complessi.
La differenza fondamentale tra fondi strutturali dell’attuale settennato e PNRR è che quest’ultimo è caratterizzato da due aspetti:
- Eccezionalità, ovvero l'UE - in virtù della pandemia - ha cambiato il proprio paradigma di gestione delle risorse, fornendo all'Italia la fetta di finanziamenti più importante;
- Addizionalità, ovvero rappresentano un extra rispetto a quelli stanziati solitamente.
A proposito della gestione delle due opportunità a livello nazionale, l'Italia ha la possibilità di programmare in futuro con un Governo che ha deciso di unificare sotto unica regia del ministro Fitto il PNRR e le politiche di coesione. Questo è fatto in modo da garantire un miglior coordinamento, anche se è importante dire che sono fondi diversi che vanno gestiti in maniera diversa.
A proposito della necessità di gestire in maniera sinergica e complementare, evitando sovrapposizioni, bisogna sottolineare un vantaggio che la Regione Lazio ha sul fronte delle risorse destinate alle imprese, rappresentati dalle discipline regionali che con degli automatismi hanno portato facilità e risorse a supporto delle aziende. Il secondo punto è quello della complessità delle procedure e della conseguente dispersione delle risorse. Una criticità che andrebbe risolta con una semplificazione sui bandi.
Per la Regione Lazio è in arrivo una mole importantissima di investimenti - sia di tipo ordinario che di tipo straordinario - che possono cambiare il volto del territorio e delle aziende. Tuttavia, bisogna avere la capacità di utilizzarli al meglio e di fare operazioni non occasionali, ma strategiche. La sfida importante è rendere più semplice la comprensione e l'accesso a questi finanziamenti anche da parte delle imprese.
Dott. Matteo La Torre
Progettista ed Esperto in Fondi UE