Ha 33 anni, gestisce il ristorante Colle D’Ercole a Montesarchio, in provincia di Benevento, ed è una pastry chef specializzata in lievitati che, nonostante la sua giovane età, ha già ottenuto numerosi riconoscimenti e premi a livello nazionale.
Riusciamo a intervistarla al telefono, è impegnatissima ma ci racconta con entusiasmo il suo lavoro che considera una vera e propria missione. Ha un ristorante a conduzione familiare che gestisce con il fratello dove tutti i prodotti vengono proposti ai clienti nel rispetto della stagionalità.
La cucina è tradizionale ma con tecniche nuove, ma senza eccedere nell’astrattismo. Ci dice: “il cliente deve trovare nel piatto la consistenza. Per noi l’unica cucina concettuale è quella che fa rivivere nel ricordo i sapori dell’infanzia.”
Nel ristorante di Gabriella si cucinano verdure coltivate da loro, viene servito il pane che loro stessi preparano con farine non trattate, di aziende locali. “L’altro giorno – racconta Gabriella – un cliente ha ordinato delle bruschette al pomodoro e quando mi ha detto che era rimasto contento perché il pane sapeva di pane, il pomodoro sapeva di pomodoro e l’olio sapeva di olio ho avuto la conferma che questa è la strada giusta”.
Gabriella abitua i suoi clienti alla stagionalità del prodotto che, sostiene, essersi persa. “Le persone si sono abituate a trovare le melanzane o le ciliegie a novembre, non hanno più il concetto che una mela possa marcire o che i panettoni possano fare la muffa, perché l’utilizzo di conservanti ha annullato i processi naturali di deterioramento del cibo”.
Dalla cucina al mondo imprenditoriale, ci viene spontaneo fare a Gabriella qualche domanda su come una donna di 33 anni riesca a emergere in un contesto dove gli chef sono prevalentemente uomini. Lei ci dice che nonostante le difficoltà, ha la fortuna di essere riconosciuta come una persona in gamba dagli altri imprenditori e quindi di essere valorizzata per la sua competenza e la sua esperienza. Le problematiche sorgono quando qualcuno vorrebbe da lei prodotti più “industriali”, ma su questo non è disposta a cedere.
Passione e competenza, il binomio che sta alla base del lavoro di Gabriella, come ci hanno raccontato anche gli amici di Acli Terra di Benevento. Ed è proprio ricollegandoci alle attività e alle campagne politiche della nostra associazione, chiediamo alla chef come sta affrontando il caro energia e cosa pensa si possa fare per gestire il problema dell’aumento dei costi.
“Il problema – dice Gabriella – è fondamentalmente politico: in Italia si è sempre prodotto il grano mentre adesso i costi sono aumentati perché viene importato. Anche noi abbiamo costi aumentati, per quanto riguarda l’energia, il gas ecc… ma non possiamo assolutamente permetterci di pesare sui clienti. Gli agricoltori dovrebbero unirsi in consorzi, in associazioni, per ottenere un giusto prezzo finale che, purtroppo, aumenta nei passaggi”. È necessario quindi fare rete, soprattutto tra giovani imprenditori, come già accade a Montesarchio dove, racconta la chef, tra “colleghi” del settore agricolo ci si aiuta, acquistando i prodotti e promuovendosi a vicenda.
La nostra chiacchierata con Gabriella si conclude con uno sguardo al passato e uno al futuro: le chiediamo quale sia stata la sua più grande soddisfazione e quali sono i suoi progetti.
“Il giorno in cui mi sono emozionata di più è stato quello in cui sono riuscita a fare il mio primo panettone, perché non pensavo di esserne capace. Per il futuro ho vari progetti di crescita legati al mio ristorante ma mi sono fatta una promessa: rimanere fedele a me stessa. Non cadrò nella trappola dell’aumento della produzione per rincorrere la richiesta perché per me la qualità viene prima di ogni cosa. La mia prerogativa di vita è quella di non scendere a compromessi, e non parlo solo della qualità dei miei panettoni”.
A lei e ai giovani coraggiosi imprenditori del settore agroalimentare, il nostro più grande ringraziamento.