Bologna, sabato 18 febbraio 2023 ore 15-17, Sala Santa Clelia, via Altabella 6
Ogni giorno in più della guerra senza fine in Ucraina apre anche allo scenario di una apocalisse nucleare come ci avverte il Comitato per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin of the Atomic Scientists. Nella notte del 31 dicembre 2022 la marcia della pace promossa dalla Chiesa italiana ha rilanciato ancora una volta l’appello che abbiamo promosso, fin dal maggio 2021, come realtà del mondo cattolico italiano e dei movimenti ecumenici e nonviolenti a base spirituale, per chiedere al nostro Paese di ratificare il “Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari”.
Non è più rimandabile un serio dialogo e un confronto pubblico, e in sede parlamentare, sulla proposta lanciata dalla campagna “Italia ripensaci” e promossa dai rappresentanti in Italia della coalizione Ican, Nobel per la pace 2017, anche in considerazione del fatto che stanno per essere stoccate a Ghedi e a Aviano le nuove bombe atomiche B61-12.
Per continuare nella riflessione e nell’azione volta a contrastare la logica della guerra e delle armi, sabato 18 febbraio 2023 si ritroveranno a Bologna i rappresentati delle organizzazioni cattoliche e dei movimenti ecumenici e nonviolenti su base spirituale che hanno firmato l’appello per chiedere l’adesione dell’Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari.
All’incontro sarà presente il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, per condividere un momento di discernimento sul drammatico momento che stiamo vivendo e su come continuare con coraggio a operare per la pace in un tempo di guerra.
L’appello è firmato dai Presidenti e dai Responsabili nazionali di: Acli, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, Fraternità di Comunione e Liberazione, Comunità di Sant’Egidio, Sermig, Gruppo Abele, Libera, AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), MEIC (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale), Argomenti 2000, Rondine-Cittadella della Pace, MCL (Movimento Cristiano Lavoratori), Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, Città dell’Uomo, Associazione Teologica Italiana, Coordinamento delle Teologhe Italiane, FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), Centro Internazionale Hélder Câmara, CSI (Centro Sportivo Italiano), La Rosa Bianca, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), Fondazione Giorgio La Pira, Fondazione Ernesto Balducci, Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira, Fondazione Don Primo Mazzolari, Fondazione Don Lorenzo Milani, Comitato per una Civiltà dell’Amore, Rete Viandanti, Noi Siamo Chiesa, Beati i Costruttori di Pace, Associazione Francescani nel Mondo aps, Comunità Cristiane di Base, Confcooperative, C3dem, MEC (Movimento Ecclesiale Carmelitano), AIDU (Associazione Italiana Docenti Universitari Cattolici), Arca di Lanza Del Vasto, Fondazione Magis, UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), IPRI-CCP (Istituto Italiano Ricerca per la Pace-Corpi Civili di Pace), AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici), Ordine Secolare Francescano OFS, FESMI (Federazione Stampa Missionaria Italiana).
Si terrà nel Comune di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, la 72° celebrazione della Giornata del Ringraziamento, la tradizionale manifestazione religiosa organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana.
L’evento avrà luogo il 5 e il 6 novembre e anche quest’anno Acli Terra parteciperà, assieme alle altre associazioni professionali agricole e confederazioni più importanti in Italia, per “render grazie a Dio per i doni della terra”.
Il tema scelto dai Vescovi Italiani tramite la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace è «Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto» (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie, un’occasione preziosa per riflettere insieme sulla “dignità e la creatività delle persone, la possibilità di una cooperazione fruttuosa, di una fraternità accogliente, il legame sociale che si crea tra i lavoratori”.
Le Acli di Caserta si sono impegnate a garantire una forte rappresentanza per l’evento, guidate da Michele Zannini, già presidente nazionale di Acli Terra, che ha dichiarato: «A Sessa Aurunca un’occasione molto impegnativa per aggiornare il pensiero di grandi testimonianze dell’associazionismo italiano, di ispirazione cristiana, sul ruolo dell’agricoltura che impegna considerazioni culturali e civili sulle strategie delle produzioni, sulla funzione del mercato, sul valore del consumo. L’agricoltura da sempre assicura agli uomini i benefici irrinunciabili del cibo, ma, spesso, caratterizza, in maniera fondamentale, i valori della convivenza sociale e civile delle comunità umane proteggendo persone, comunità e territori».
Il 5 novembre è previsto un Seminario di studi nel quale interverranno anche i referenti delle associazioni ACLI Terra, Coldiretti, Fai CISL, Feder.Agri-MCL, Terra Viva.
«È l'incontro tra comunità e ambiente che rappresenta una straordinaria generatività per la filiera agroalimentare, garantendo la sostenibilità ambientale ed economica contemporaneamente – ha dichiarato Nicola Tavoletta, il presidente nazionale di Acli Terra, che parteciperà alla tavola rotonda – L'ingrediente principale per questa alchimia è la creatività nel lavoro delle donne e degli uomini protagonisti del mondo rurale».
La domenica mattina, 6 novembre, le associazioni agricole allestiranno i loro stand in piazza XX Settembre e, dopo la Celebrazione della Santa Messa presieduta da S. Ecc.za Mons. Orazio Francesco Piazza nella Chiesa dell’Annunziata e trasmessa in diretta su RAI 1, avverrà la benedizione dei mezzi agricoli.
La diocesi di Sessa Aurunca, domenica 6 novembre 2022, ospiterà la 72ª Giornata Nazionale del Ringraziamento. Titolo: «Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto» (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie”.. La Giornata è preceduta, sabato 5 novembre ore 10:00, da un Seminario di studio
Noi, Vescovi delegati delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, riuniti durante l’Assemblea Plenaria d'autunno, ci sentiamo colmi di profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa.
Ricordiamo le vittime nelle nostre preghiere ed esprimiamo la nostra più sincera vicinanza alle loro famiglie. Ci sentiamo ugualmente vicini ai milioni di rifugiati, per lo più donne e bambini, che sono stati costretti a lasciare le loro case, così come a tutti coloro che soffrono in Ucraina e nei Paesi vicini a causa della “follia della guerra”.
Siamo profondamente preoccupati per le recenti azioni che accrescono il rischio di un’ulteriore espansione del conflitto in corso, con tutte le sue incontrollabili e disastrose conseguenze per l’umanità. La guerra in Ucraina ci riguarda direttamente anche come cittadini dell’Unione Europea. Il nostro pensiero va a tutti coloro che si trovano in difficoltà socio-economiche sempre più drammatiche, a causa dell'emergenza energetica, dell’aumento dell’inflazione e dell’impennata del costo della vita.
Soprattutto in momenti di crisi come questo, ci rendiamo conto ancora una volta che l’Unione Europea è una realtà preziosa, secondo la sua ispirazione originaria. Siamo grati per gli instancabili sforzi dei decisori politici europei nel mostrare solidarietà all’Ucraina e nel mitigare le conseguenze della guerra per i cittadini europei, e incoraggiamo fortemente i leader a mantenere la loro unità e determinazione per il progetto europeo. In piena comunione con i numerosi appelli lanciati da Papa Francesco e dalla Santa Sede, anche noi rivolgiamo un forte appello ai responsabili dell’aggressione, affinché sospendano immediatamente le ostilità, e a tutte le parti affinchési aprano a ‘serie proposte’ per una pace giusta, in vista di una soluzione sostenibile del conflitto nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Per intercessione di Maria, Regina della Pace, preghiamo il Signore di "rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace".
Approvato da
S. Em. Card. Jean-Claude Hollerich sj, Arcivescovo di Lussemburgo, Presidente
S.E. Mons. Mariano Crociata, Vescovo di Latina (Italia), Primo Vicepresidente
S.E. Mons. Franz-Josef Overbeck, Vescovo di Essen (Germania), Vicepresidente ECC.
La notizia della firma di un accordo tra Russia e Ucraina sulle esportazioni del grano ci dà speranza verso il futuro e apre uno spiraglio per iniziare un vero cammino verso la pace. Le ACLI hanno sostenuto e continuano a sostenere tale azione diplomatica internazionale con speranza e impegno, anche attraverso manifestazioni come quella di domani 23 luglio, Europe for peace, a cui parteciperanno in diverse città italiane
Anche ACLI Terra accoglie con favore la notizia dell’accordo tra Kiev e Mosca: la flessione dei prezzi del grano duro e tenero rilancia la necessità di non perdere terreno sulla lotta alla speculazione finanziaria sull'agroalimentare con la necessità di stabilire un tetto europeo dei costi. Si tratta di una notizia importante che fa respirare le aziende zootecniche, visto che per il fabbisogno della filiera italiana si sbloccano 1,2 miliardi di chili di mais. Inoltre è un passo avanti importante per cercare di garantire la sicurezza alimentare mondiale.