Roma, 15 lug.(Adnkronos) - "L'incontro di ieri degli assessori all'agricoltura contro i cinghiali va nella giusta direzione. Non possiamo sottrarci a dare una mano alla nazione. Noi collaboriamo costantemente con le Regioni e ora aspettiamo che il Parlamento modifichi la legge 157 del 1992. L'allargamento del calendario venatorio però non basta: serve una gestione complessiva del territorio, delle zone protette e bisogna tenere pulite le aree urbane. Noi non vogliamo lo scontro con gli animalisti e rispettiamo le regole che le istituzioni ci danno". Lo dice all'Adnkronos Christian Maffei, presidente di Arci Caccia, commentando l'allarme lanciato ieri dagli assessori all'agricoltura di tutte le Regioni sui danni provocati dalla presenza sempre più numerosa di cinghiali in Italia.
"Il bosco - prosegue Maffei - sta aumentando moltissimo nel nostro Paese e, di conseguenza, anche i cinghiali. Questi animali sono infatti favoriti dal cambiamento del paesaggio e dell'ambiente: l'uomo sta abbandonando la media collina e i cinghiali ne approfittano. Da sola la caccia popolare non basta, ne serve una selettiva che colpisca i cuccioli e gli esemplari più giovani e poi servono squadre di cacciatori per migliaia e migliaia di abbattimenti ogni anno. Bisogna anche introdurre elementi di gestione nei parchi: Roma è circondata da aree protette e questo comporta che da 50 anni la pressione venatoria su questi animali sia minima".