23 Nov 2024

Cultura e formazione

Si è svolta ieri nella prestigiosa location di Villa Medici a Roma, la serata di premiazione del Myllennium Award, il premio organizzato dal Gruppo Barletta e rivolto ai giovani under 30, con lo scopo di valorizzare le eccellenze in termini di creatività e innovazione.

La Lab DFG è stata una delle realtà protagoniste dell’evento, grazie al Premio Speciale Invictus by Lab DFG, inserito all’interno del programma MyBook.
A salire sul palco è stato il Direttore Editoriale Giovanni Di Giorgi che ha premiato Pietro Gervastri e Sara Rossi per i racconti prodotti sul tema Lo sport come scuola di vita.
I loro lavori, risultati vincitori, saranno inseriti all’interno di un volume, con distribuzione nazionale e copertina illustrata da Paolo Castaldi, che sarà presentato al Salone Internazionale di Torino 2023.

Durante la serata è stato poi consegnato a Paolo Barletta il Premio InVirtus, speciale riconoscimento legato al Premio Letterario Sportivo Invictus, e destinato alle eccellenze che investono con generosità e passione nei talenti del futuro.
Non un semplice premio, ma una vera e propria opera d’arte, realizzata dallo Studio d’Arte Kerameion, e raffigurante un uomo che legge seduto sul mondo, con sopra riportata la speciale motivazione, per la costante attenzione ai giovani e il sostegno alle grandi sfide della nostra società.

Si tratta di un evento che ci riempe d’orgoglio, ha commentato Giovanni Di Giorgi a margine della serata, perché il Myllennium Award rappresenta una delle più alte eccellenze del nostro tempo, e farne parte con un premio speciale promosso dalla Lab DFG è senza dubbio motivo di grande onore. L’attenzione rivolta ai giovani talenti è uno degli elementi in comune, perché crediamo che ci si debba rivolgere alle nuove generazioni per supportarli in maniera concreta, al fine di custodire e promuovere i valori culturali. La consegna del Premio InVirtus a Paolo Barletta, poi, è il giusto riconoscimento ad un uomo che si è speso in modo encomiabile e con grande passione affinché i giovani possano avere una vera e propria opportunità di valorizzazione artistica.

LATINA- E’ stato organizzato dall’Associazione Latina Città di Borghi e di Mare, con il patrocinio della ASL di Latina, in collaborazione con la Breast Unit dell’Ospedale “S.M. Goretti” di Latina, la UOC di Diabetologia Università Sapienza - Polo Pontino, la LILT provinciale di Latina, la Fondazione Dieta Mediterranea, la SIPREC, la Unità Prevenzione e Protezione del CNR di Roma, i Lions di Latina, il Convegno dal titolo: “IL NUTRIZIONISTA OSPEDALIERO: il suo ruolo strategico per la salute della persone”, che si terrà nel capoluogo pontino il 28 giugno alle 17.30, presso la Sala Convegni della Palazzina Direzionale dell’Ospedale Santa Maria Goretti. Relatori: Prof. Roberto Volpe, Unità Prevenzione e Protezione, CNR Roma; Dott.ssa Silvia Piroli, PDTA Breast Unit e UOC Diabetologia Universitaria della ASL Latina; Dott.ssa Gloria Mosconi, Farmacista e Biologa Nutrizionista; Dott.ssa Nicoletta D’Erme, Presidente LILT provincia di Latina. Moderatori: Prof. Fabio Ricci, Dir. Breast Unit Latina e la Dott.ssa Gabriella Monteforte, Dir. Medico Medicina d’Urgenza e UTN. Sarà posto l’accento sul ruolo della Nutrizione in Cardiologia, sulla prevenzione e sulle Terapie Integrate nel cancro della mammella, indicando ruolo e compiti del Nutrizionista Ospedaliero. Nel corso del Convegno verrà presentato dalla dottoressa Silvia Piroli, Dirigente Medico della Breast Unit, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA), dal titolo “Correzione degli stili di vita nella prevenzione delle recidive e delle metastasi nelle donne operate di tumore della mammella”. PDTA pubblicato sul sito aziendale della ASL di Latina, nato dalla strettissima intesa fra la Breast Unit (Direttore Clinico Breast Unit prof. Fabio Ricci e dott. Carlo De Masi, Responsabile Aziendale Breast Unit , UOC Radiologia Diagnostica ed Interventistica), la Diabetologia (UOC Diabetologia Universitaria, Direttrice prof.ssa Frida Leonetti e la dott.ssa Roberta Parisella, Dietista), la Fisiatria (UOSD Fisiatria Direttore dott. Roberto Tozzi) e i Percorsi Clinico - Assistenziali (Responsabile Percorsi Clinico Assistenziali dott.ssa Susanna Busco, UOC Programmazione, Controllo e Governo Clinico).
L’obesità aumenta del 30% il rischio di recidive e metastasi nelle donne operate di tumore alla mammella. Ecco perché è importantissimo correggere gli stili di vita, prevenendo le possibilità di riammalarsi. L’obiettivo primario del PDTA è ridurre il rischio di ripresa di malattia loco regionale e delle metastasi a distanza che impattano negativamente sulla sopravvivenza. L’obiettivo secondario è migliorare la qualità della vita riducendo il rischio di un aumento delle malattie croniche correlate ai fattori di rischio considerati. Questo “Percorso” fortemente voluto dalla dott.ssa Silvia Cavalli è nato, come sottolinea la Direttrice Generale dalla: “strategia aziendale finalizzata ad elevare sempre di più i livelli di qualità e sicurezza dei trattamenti ospedalieri e territoriali, posizionando il paziente al centro dell’agire medico, umanizzazione delle cure, miglioramento della qualità della vita, fattori chiave per esaltare la dignità della persona”. Presso la Breast Unit e la UOC Diabetologia Universitaria di Latina sono state prese in carico 250 pazienti, che presentavano all’inizio nel 50% dei casi eccesso ponderale, nel 20% sindrome metabolica. Partendo da queste premesse il PDTA : “Correzione degli stili di vita nella prevenzione delle recidive e delle metastasi nelle donne operate di tumore della mammella”, ideato e realizzato con la Facoltà di Medicina e Farmacia Università Sapienza di Roma - Polo Pontino e la LILT provinciale di Latina, il 25 marzo 2022, nell’ambito del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori - IX edizione, è stato insignito della “Attestazione d’Onore con medaglia d’oro” con la seguente motivazione: “Percorso di altissimo valore scientifico e di grande impatto sociale”. Dopo più di un anno dalla sua istituzione, i benefici del PDTA sulle donne operate di tumore della mammella, gli obiettivi e i risultati raggiunti, saranno illustrati nel corso del convegno.

Il volume presenta un attraversamento tra storia, agraria-olivicola ed archeologica e ci porta, come se contenesse un magnete tra le righe, ad andare a vedere, a leggere e scandagliare il pensiero dei giovani autori. Cosa fanno insieme una archeologa e un agronomo per costruire un volume sull’olio d’oliva è anche questo un punto di domanda. Eppure, leggendo il volume si riesce a dare una risposta , perché i calabresi hanno appreso, da sempre, che questa terra vive prevalentemente di agricoltura, in particolare di olivicoltura fiorente, di antichi e moderni impianti , antichissimi uliveti saraceni. E poi, gli uliveti, custodi e sentinelle, sono ben radicati su una terra che è stata attraversata da molte civiltà che nei secoli hanno arricchito e colorato la nostra Calabria. L’archeologia ha avuto, dunque, il compito di riportare alla luce il forte legame tra olivicoltura, popolazioni, valori socio-economici e nuove opportunità di sviluppo che l’oro giallo potrebbe assegnare alle nuove generazioni di imprenditori. E non è di poca importanza sottolineare pure che “ l’olio d’oliva tra storia, archeologia e scienza ” è frutto del lavoro di due giovani professionisti calabresi, l’archeologa Bakhita Ranieri e l’agronomo Thomas Vatrano, i quali hanno voluto portare avanti un’opera che racchiudesse le due e più discipline e che rendesse in dote un valore alto alla propria terra. La Calabria è terra d’olio e di uliveti le cui radici toccano diverse culture. Le tracce della coltivazione dell’ulivo in Calabria sono antecedenti al passaggio dei Greci, ne ritroviamo i resti nella località Broglio in agro di Trebisacce, custoditi nel Museo Archeologico di Sibari. La struttura del volume ha una parte scritta dall’archeologa, composta da dodici capitoli, più letteraria, legata agli usi degli antichi popoli e alle loro tradizioni con un excursus che va dall’arte alla letteratura e alla religione, prendendo in rassegna le fonti storiche e archeologiche. La seconda parte, curata dall’agronomo, è costruita da sedici capitoli e presenta una serie di argomenti riguardanti le ultime frontiere sulla tecnologia di estrazione, packa- ging, effetti salutari, shelf life. Si concluderà con un capitolo riguardante il germoplasma olivicolo calabrese, meritevole di interesse e divulgazione scientifica.
Il volume è come se fosse un invito alla restanza e…alla crescita di una rinnovata proposta culturale e imprenditoriale. Perché questi due giovani studiosi ci dicono che la Calabria è una terra in cammino, un cammino che arriva da lontano ma che è del tutto proiettato al futuro, che è fatto di Università e ricerca, di imprese agricole innovative e di qualità, di esportazione in crescita e di beni archeologici che hanno bisogno di essere esplorati e portati in emersione per la nascita di una proposta, come dire, di industria culturale. Eppure siamo poggiati su un vero e proprio giacimento diffuso di archeologia: Crotone, Sibari, Reggio Calabria, Locri, Mileto, Caulonia, Lamezia Terme, Catanzaro – Squillace, Rosarno-Palmi. In buona sostanza la nostra regione è un intreccio di strade che portano ad antichi e antichissimi popoli. Dobbiamo farli ritornare alla luce, facendoli incontrare anche con i nuovi cammini religiosi e museali. Occorre una proposta! In questo caso arriva dalla ricerca sull’olio di oliva che conduce alla cultura e lo fa con puntualità e proposta scientifica. Mi piace concludere con Vito Teti, antropologo tra i più illustri del nostro Paese: << Ciò che resta è dunque la terra , che chiede un’altra cura, un altro rispetto. Ma chi saprà dare voce e risposta a quanti restano, a quanti arrivano, a quanti fuggono? Nel riabitare quei luoghi progressivamente abbandonati in favore delle sempre crescenti concentrazioni urbane – e soprattutto delle periferie urbane -, qualcuno intravede possibilità per scongiurare una possibile fine >>. I nostri studiosi, Bakhita Ranieri e Thomas Vatrano hanno intravisto una contemporanea opportunità per restare.
Pino Campisi
Presidente regionale Acli Terra Calabria

Che la pratica dello Yoga fosse un vero toccasana per le donne operate di tumore al seno, era già una certezza, scientificamente provata. A confermarlo sono le pazienti della Breast Unit aziendale del Santa Maria Goretti di Latina che, in numero crescente, scelgono questa pratica come terapia integrata in senologia. La ASL di Latina, grazie alla sensibilità e alla volontà della Direttrice Generale dottoressa Silvia Cavalli, ha realizzato e posto in essere, in collaborazione con la LILT di Latina presieduta dalla dottoressa Nicoletta D’Erme, un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) operativo da oltre un anno (consultabile sul sito aziendale), che viene attuato nella Breast Unit diretta dal prof. Fabio Ricci, con la collaborazione della U.O. di Fisiatria diretta dal dott. Roberto Tozzi.
LO YOGA ha grande efficacia SUL BENESSERE PSICOFISICO DELLA DONNA AFFETTA DA TUMORE DELLA MAMMELLA. Il 25% delle pazienti della nostra Breast Unit lo scelgono come terapia integrata e oltre il 90% delle donne operate che lo praticano ne confermano i benefici, dichiarando la propria soddisfazione. La riduzione della qualità della vita legata alla malattia che provoca fatica, depressione dell'umore e insonnia, con lo Yoga migliora notevolmente e i benefici rimangono validi nel tempo. L’America Society Cancer Oncology (ASCO), elaborando le linee guida della SIO (Society for Integrative Oncology), nel 2018, raccomandava l'utilizzo dello yoga tra le Terapie Integrate in Senologia durante e dopo i trattamenti per tumore della mammella. Lo Yoga, in pratica, viene utilizzato per controllare funzioni fisiologiche, come la regolazione della pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, la respirazione ed il metabolismo basale. Se lo stress indotto dalla chemioterapia, dalla terapia radiante e dalla chirurgia, può indebolire il sistema immunitario, rendendo più complessa la lotta contro la patologia neoplastica, le varie forme di Yoga aiutano a reagire bene sia a livello fisico che psichico, apportando benefici e migliorando la qualità della vita. Ecco perché, nell'ambito della Giornata Internazionale dello Yoga, il 21 giugno prossimo, a Latina, presso la Fattoria Prato di Coppola (via del Lido km 4.200), dalle 18 alle 20, con gli insegnanti di “Yoga Insieme Latina”, coordinate da Giovanna Astuto Responsabile per la Breast Unit di Latina del Percorso, ci saranno anche le donne operate al seno. Seguirà una dimostrazione pratica di questa "scienza millenaria", inoltre, sarà lanciato un messaggio di Pace e Unione da diffondere "in noi stessi e intorno a noi". Si consiglia, pertanto, di indossare un abbigliamento comodo e di usufruire dell'occasione offerta dagli insegnanti.

APRILIA- Un simposio di arte, letteratura e medicina, ad Aprilia, per sensibilizzare alla prevenzione e fare fronte comune contro il tumore al seno. Un’occasione per raccogliere fondi da devolvere al “Progetto in rosa” per dotare il Centro oncologico della C.d.S. di Aprilia di caschi refrigeranti contro la caduta dei capelli per le donne che si sottopongono a chemioterapia. Presso la sala Mnemosine, dopo l’interessante presentazione del libro di poesie dello scrittore Mario Lupini “Itaca mia sul colle”, presente l’editore di L’occhio di Horus APS Michele Rucco, con intermezzo musicale della giovane violinista Iris Leva, la consigliera comunale Alessandra Lombardi ha portato i saluti del Sindaco Antonio Terra, illustrando anche il progetto che vuole venire incontro ai disagi delle donne affette da tumore che si rivolgono al centro. A portare i saluti della Breast Unit di Latina, il Coordinatore Evangelista Fusco che ha parlato anche a nome della Case Manager Marcella Schembari e di tutto il personale infermieristico, illustrando il lavoro e l’importanza del ruolo del personale specializzato nella governance del sistema Breast Unit. Presente anche la dottoressa Maria Antonietta Ulgiati psico-oncologa, responsabile del percorso assistenziale di supporto psicologico alle pazienti della Breast Unit. Una dettagliata relazione sul tumore al seno con i dati nazionali e provinciali è stata presentata dal dott. Luigi Rossi, dirigente medico Oncologia Università Sapienza - Polo Pontino della ASL di Latina, diretta dal prof. Daniele Santini. La presidente dell’ANDOS di Aprilia, Resy Lanciano, ha spiegato il supporto alle donne operate garantito dalla sua associazione, mentre la presidente della consulta delle donne del Comune di Cisterna, Alessandra Pontecorvi, ha portato i saluti del Sindaco Valentino Mantini ed illustrato i progetti che, da oltre 5 anni vedono impegnatala Consulta in collaborazione con la Breast Unit del Santa Maria Goretti di Latina. Al direttore di quest’ultima, il prof. Fabio Ricci, il compito di portare i saluti della dott.ssa Silvia Cavalli, Direttore Generale della ASL di Latina, da sempre vicina alle pazienti, con l’obiettivo di coniugare alla qualità delle cure l’umanizzazione dei vari percorsi. Il prof. Ricci ha dunque parlato di “Tumore al seno: tra scienza ed arte. Dalla perdita alla rinascita della donna”. La significativa mattinata è stata organizzata dall’Associazione culturale “Noi, i libri e…” di Aprila presieduta da Sabrina Braga, in collaborazione con la Breast Unit della ASL di Latina e il Comune di Aprilia in un’ottica di sostegno attivo alla “lotta al tumore al seno che non deve conoscere confini”. La presidente Braga ha sottolineato il bisogno di intese e sinergie fattive perché solo uniti si può sconfiggere il cancro e, soprattutto, dare sostegno concreto, fisico e psicologico, culturale e sociale oltre che medico, alle donne che si ammalano, migliorando la qualità della vita delle pazienti, con positive ricadute sulla famiglia e sulla intera società. Un duplice evento che ha riservato grandi emozioni, seguito con interesse e partecipazione dal pubblico presente. “Desidero ringraziare tutti di vero cuore - ha detto la presidente Braga al termine della mattinata – speriamo che al nostro piccolo contributo ne seguano tanti altri, affinchè si raggiunga lo scopo di dotare il Polo Oncologico di Aprilia di un casco refrigerante, ma anche che le Breast Unit rappresentino sempre più, per tutte le donne un faro guida nel burrascoso mare in cui si trovano a navigare quando colpite dal tumore al seno.

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