(DIRE) Roma, 17 ott. - "L'applicazione sistematica di buone prassi di igiene e una corretta gestione dei rifiuti sono elementi fondamentali per scongiurare i rischi sanitari connessi alla comparsa dei cinghiali in alcune città italiane". Lo dice Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'IRCCS Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano, intervenendo alla trasmissione Rai Uno Mattina.
"Purtroppo- spiega Pregliasco- ci sono alcune patologie proprie dell'animale che sono anche trasmissibili all'uomo, le cosiddette zoonosi, come l'epatite E, la brucellosi, la leptospirosi e alcune encefaliti. Il suino può essere in qualche modo il trasportatore, il facilitatore, di alcuni agenti eziologici e in particolare è stato proprio la causa di una variante dell'influenza, l'influenza suina, che nel passato ci ha molto preoccupato e continua a preoccuparci".
Secondo il direttore sanitario del Galeazzi Sant'Ambrogio, "il rischio sanitario è anche collegato al disordine nella tavola che prepariamo al cinghiale e che poi lascia a disposizione di altri animali che a loro volta sono la via di trasmissione di altre patologie".
Sottolineando come la trasmissibilità della peste suina dal cinghiale al maiale sia "un problema per gli allevamenti", Pregliasco ha ricordato come essa sia "possibile anche ad altre specie di mammiferi tra cui il cane". L'esigenza dell'igiene dell'ambiente e della prevenzione "sono dunque elementi fondamentali" per ridurre il rischio ha concluso l'igienista sottolineando come "le inefficienze che ci sono devono essere assolutamente colmate perché non si tratta di aspetti tecnologici o complessi. Il buon senso di tutti e la capacità organizzativa rispetto a strumenti a modalità di gestione del territorio sono fattibili e gestibili".