«L’Agricoltura Sociale, in Calabria, ha bisogno di una cornice normativa che ci metta al passo con le altre regioni e che, soprattutto, cominci a creare un linguaggio condiviso e che tenga conto della multidisciplinarietà e della ricaduta socio-economica che questa rappresenta. Riteniamo opportuna e democratica la richiesta,dapprima condivisa e poi caduta nel nulla di essere ascoltati in audizione dalla sesta commissione e dagli On Gallo e Mancuso per valutare insieme la bozza di proposta di legge regionale di Agricoltura Sociale (AS).
Il nostro gruppo, di cui fanno parte il Forum regionale Agricoltura Sociale, ACLI Terra e gruppi sociali e d’impresa è eterogeneo per competenze, esperienze ed impegno civile, caratteri che ben coniugano il carattere multidisciplinare e multi settoriale dell’AS.
Da tempo questo coordinamento lavora mettendo a sistema una proficua riflessione, un utile dibattito e un corretto confronto sulla necessità di produrre una Legge sull’Agricoltura Sociale in Calabria, che faccia riferimento alla letteratura scientifica, a ricerche e indagini condotte a livello europeo, nazionale e regionale, così come d’altra parte era emerso in un primo incontro regionale, rimasto ad oggi l’ultimo,nonostante le richieste di essere auditi per portare avanti un lavoro comune e che tenga conto delle istanze di tutte le realtà che da anni lavorano in agricoltura sociale.
Quello che chiediamo alla politica regionale è di co-progettare. Da parte nostra siamo in grado di mettere al servizio della regione le conoscenze, i dati da noi raccolti, le nostre competenze e di quanti, cittadini e famiglie, camminano con noi in un percorso di welfare fatto di valorizzazione delle risorse agro-alimentari e di servizi ai più fragili, perché è questa la mission primaria dell’ Agricoltura Sociale, insieme all’interconnessione tra eco-sostenibilità e etica di responsabilità verso le comunità e l’ambiente.
Chiediamo inoltre, di portare all’ interno della discussione la voce delle aziende agricole, del terzo settore, degli enti di ricerca e degli enti pubblici, intermedi e locali che in questi anni si sono e si stanno occupando di questa innovativa pratica capace di dare risposte utili al settore delle politiche agricole, ambientali e al welfare calabrese».