L’Ambasciata d’Italia nel Principato di Monaco ha scelto come partner per celebrare la Settimana della Cucina Italiana nel mondo proprio Acli Terra con tre professionisti di livello nazionale.
La programmazione prevede per mercoledì 20 novembre un incontro pubblico, voluto dall’Ambasciatore Manuela Ruosi, nel quale, durante uno show Cooking, tre professionisti dell’agroalimentare italiano targato Acli Terra solleciteranno le curiosità dei presenti.
Le preparazione saranno svolte dallo chef de “La Bocca di Roma” Emanuele Federici e commentate con approfondimenti dal biologo laziale Claudio Brinati e dalla nutrizionista ligure Giulia Mastroianni.
I piatti oggetto del confronto sono:
Julienne di Sedano Bianco di Sperlonga con Bottarga di Muggine di Orbetello e focaccia di Recco
Tartare di Mazzancolle di Terracina con riduzione di salsa Ponzu e Zenzero Marinato
Raviolo ripieno di Zucca e seppia con pomodori secchi, uvetta e pinoli con Scaglie di Provolone del Monaco
(Nella foto: il biologo Claudio Brinati , lo chef Emanuele Federici, con l'anchorwoman Virginia De Masi )
ACLI TERRA ha partecipato al 43° Congresso della Commissione Internazionale per l’Esplorazione Scientifica del Mediterraneo (CIESM), che si è svolto a Palermo. L’evento, che ha riunito oltre 400 scienziati da 23 Paesi, ha offerto un’importante occasione di confronto sulle sfide ambientali del Mediterraneo.
Acli Terra, partner istituzionale del Congresso, ha organizzato un incontro dedicato al tema del lavoro e dei cambiamenti climatici. Un importante confronto si è tenuto nei Giardini Reali del Palazzo dei Normanni e ha visto la partecipazione della dirigenza aclista e della rappresentanza della CIESM, guidata dalla Direttrice Laura Giuliano.
Il Presidente nazionale di ACLI TERRA, Nicola Tavoletta, nel suo intervento all’Assemblea dei delegati, ha sottolineato l’importanza di un approccio al lavoro basato sulla cooperazione e la generatività, capace di favorire l’equilibrio tra ambiente, società ed economia. «Il lavoro – ha detto – non deve essere visto come una semplice prestazione, ma come un fattore fondamentale per affrontare le sfide del cambiamento climatico, come la gestione delle risorse idriche e le invasioni delle specie aliene».
ACLI TERRA ha inoltre ribadito l’importanza di riconoscere e sostenere economicamente il ruolo degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori, fornendo loro gli strumenti necessari per affrontare le sfide del cambiamento climatico e contribuire alla sostenibilità del Mediterraneo.
«Il Congresso CIESM rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la ricerca scientifica e per la definizione di politiche ambientali a livello internazionale», ha aggiunto Tavoletta.
ACLI TERRA continua a sostenere con orgoglio questa iniziativa e a contribuire al dibattito sulle sfide del nostro tempo.
A margine dei lavori, la delegazione, guidata dal Presidente nazionale Nicola Tavoletta, dal vicepresidente Giuseppe Peralta e dal presidente provinciale di Palermo Gaspare Carbone, ha sottolineato l’importanza di recuperare i 16 invasi siciliani su un totale di 46 attualmente non funzionanti; un tema che sarà al centro del prossimo Congresso regionale ACLI TERRA in programma per il 9 novembre a Palermo.
E' stato siglato in data 8 ottobre, presso la sede nazionale di Acli Terra in Roma, l'accordo di cooperazione tra la stessa Acli Terra e AGROCEPI - Federazione Nazionale Agroalimentare, con lo scopo di promuovere, si legge nell'accordo, politiche di sostegno al sistema agroalimetare anche con apposite iniziative e forme di consultazione su atti legislativi, regolamentari per assumere posizioni condivise in materia
«Acli Terra e AGROCEPI si incontrano su una parola chiave: Europa. Due organizzazioni scendono in campo - ha dichiarato Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra - con la stessa maglia nel mondo dell'agricoltura, per promuovere e sostenere l'agricoltura italiana e per tutelare lavoratori e lavoratrici, senza aver paura di burocrazia, ma aiutando a stravolgere quelli che sono i pregiudizi per quanto riguarda la politica agricola comune (PAC), e quindi migliorare la produttività agricola, garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili».
«Con Acli Terra - ha dichiarato Corrado Martinangelo, Presidente di AGROCEPI - abbiamo deciso di firmare questo protocollo d’intesa nella convinzione che una collaborazione tra le nostre organizzazioni porterà un beneficio al mondo dell’agroalimentare. Alla filiera nel suo insieme dai produttori ai trasformatori. Conosciamo e rispettiamo la grande tradizione delle Acli e crediamo che con loro si possa lavorare per aumentare la redditività della terra e degli operatori attraverso il mercato e gli strumenti comunitari».
E' stato siglato in data 8 ottobre, presso la sede nazionale di Acli Terra in Roma, l'accordo di cooperazione tra la stessa Acli Terra e AGROCEPI - Federazione Nazionale Agroalimentare, con lo scopo di promuovere, si legge nell'accordo, politiche di sostegno al sistema agroalimetare anche con apposite iniziative e forme di consultazione su atti legislativi, regolamentari per assumere posizioni condivise in materia
«Acli Terra e AGROCEPI si incontrano su una parola chiave: Europa. Due organizzazioni scendono in campo - ha dichiarato Nicola Tavoletta, Presidente nazionale di Acli Terra - con la stessa maglia nel mondo dell'agricoltura, per promuovere e sostenere l'agricoltura italiana e per tutelare lavoratori e lavoratrici, senza aver paura di burocrazia, ma aiutando a stravolgere quelli che sono i pregiudizi per quanto riguarda la politica agricola comune (PAC), e quindi migliorare la produttività agricola, garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili».
«Con Acli Terra - ha dichiarato Corrado Martinangelo, Presidente di AGROCEPI - abbiamo deciso di firmare questo protocollo d’intesa nella convinzione che una collaborazione tra le nostre organizzazioni porterà un beneficio al mondo dell’agroalimentare. Alla filiera nel suo insieme dai produttori ai trasformatori. Conosciamo e rispettiamo la grande tradizione delle Acli e crediamo che con loro si possa lavorare per aumentare la redditività della terra e degli operatori attraverso il mercato e gli strumenti comunitari».
Continua senza sosta la campagna di promozione delle erbe officinali prodotte in Italia da ACLI TERRA. Dopo il successo dell’Officina dei Sensi a Bologna, è il turno del Principato di Monaco, dove le aziende agricole associate troveranno un palcoscenico d’eccezione: l’Equivoque, il prestigioso Top Roof Bar del porto di Montecarlo.
La “Vetrina Italia” ospiterà le aziende di ACLI TERRA provenienti da tutta la Penisola, offrendo ai visitatori un’opportunità unica per scoprire la qualità e la varietà delle erbe officinali italiane.
Venerdì 6 settembre alle ore 19.00, un seminario approfondirà il tema della multifunzionalità delle erbe officinali. L’evento sarà trasmesso in diretta sui social di ACLI TERRA.
Tra i Relatori:
«Il mercato delle piante officinali in Italia è in costante espansione – ha dichiarato in una nota il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta – con un valore stimato di circa un miliardo di euro. Le trasformazioni di queste preziose materie prime offrono interessanti opportunità in diversi settori, dalla cosmesi alle tisane.
L’Italia è un leader nel settore della cosmesi, con un fatturato annuo che supera i 15 miliardi di euro. Il mercato delle tisane, pur registrando una forte crescita, è ancora caratterizzato da un elevato tasso di importazione».
Fondamentale e di notevole importanza la collaborazione del Centro di Assistenza Agricolo delle ACLI (CAA Acli), che lavora a stretto contatto con le aziende agricole associate, supportandole nel processo di trasformazione e valorizzazione dei prodotti. L’obiettivo è quello di rendere sempre più competitive le imprese agricole italiane e di promuovere un modello di sviluppo sostenibile e di qualità.
ACLI TERRA, in prima linea nella valorizzazione delle filiere corte italiane, torna nel Principato di Monaco per celebrare le “Bottarghe d’Italia”. L’evento si terrà il 30-31 agosto presso il prestigioso Top Roof Bar dell’Equivoque, con alcune aziende tra le eccellenze filiera ittica di Sardegna, Sicilia e Toscana, a confronto con i palati più raffinati della Liguria e della Costa Azzurra.
Grazie ai workshop pomeridiani, i partecipanti potranno degustare le bottarge più pregiate, accompagnate dalle migliori produzioni agricole provenienti da aziende di ACLI TERRA Calabria. Un’occasione unica per scoprire la ricchezza e la diversità dell’agroalimentare italiano, in un contesto di alta ospitalità turistica.
ACLI TERRA, da sempre impegnata nella difesa delle aree lagunari e delle loro comunità, ha istituito la Commissione Nazionale “Lagune d’Italia” per promuovere le eccellenze ittiche e contrastare la diffusione di prodotti surrogati. La bottarga, un prodotto non più di nicchia grazie ai volumi di consumo in costante crescita, necessita di maggiore trasparenza e tutela per garantire ai consumatori la qualità e l’autenticità.
L'evento sarà presentato da Michela Mignano, showgirl romagnola, formatasi nelle ACLI e già madrina della Guida dei Vini Top del Friuli Venezia Giulia. La sua presenza contribuirà a rendere l’evento ancora più coinvolgente e accattivante.
Nei giorni scorsi una delegazione di Acli Terra con il suo presidente nazionale Nicola Tavoletta si è riunita a Riccione (Rimini) alla Fondazione Cetacea, per confrontarsi con esperti e testimoni su tutta la regione Adriatica, dai Balcani all'Italia.
Un confronto sempre più attuale e necessario per dialogare sulle politiche di sviluppo della Regione Adriatica, pur con una attenzione Europea per dare prospettive di sviluppo socioeconomico e lavorativo con collaborazione scientifica internazionale alle nostre marinerie.
La stessa delegazione di Acli Terra con il presidente Tavoletta ha inoltre partecipato a tavole rotonde e iniziative della 45° edizione del Meeting dell'Amicizia di Comunione e Liberazione a Rimini con un interessante confronto tra Compagnia delle Opere del Lazio e Acli Terra Lazio, con i rispettivi dirigenti apicali regionali Fabrizio De Luca e Massimo De Simoni
“Anche in questo periodo estivo - ha aggiunto Tavoletta - in una delle regioni-traino del nostro Paese per lo sviluppo economico e turistico e per sensibilità ambientale, la bella *Emilia Romagna*, abbiamo inteso mettere in campo analisi e indicazioni con esperti, docenti universitari, mondo del volontariato e dell’imprenditoria no profit per fornire il nostro punto di vista e indicare concrete prospettive di sviluppo socioeconomico e lavorativo, come anche di collaborazione scientifica e tutela degli ecosistemi a livello internazionale alle nostre marinerie con tutti i Paesi amici che si affacciano sull’Adriatico”
“Lo sviluppo dei territori - sottolinea ancora Tavoletta - deve garantire lavoro di qualità e una mercede dignitosa agli operatori dell'economia del mare e dell’acquacoltura, fronteggiando anche le minacce delle specie ittiche aliene che possiamo orientare in chiave di nuovi consumi gastronomici sono anche stati tra i temi trattati con i nostri ospiti, da Alberto Felici, docente Università di Camerino e Direttore del Master Gestione della Fascia costiera e delle risorse acquatiche a Roberto Battaglierin, Presidente della Confraternita Serenissima del Pesce di Laguna di Venezia e Caorle a Carlotta Santolini, biologa marina, Mariscadoras no profit; poi il professor Attilio Celant, già Preside della Facoltà di Economia dell'Università di Roma La Sapienza, Alice Pari, antropologa, Fondazione Cetacea onlus; Sauro Pari, Presidente Fondazione Cetacea onlus e fino a Francesco Prina, vice presidente della Fondazione Achille Grandi".
Il 28 luglio si è svolta in provincia de L'Aquila, tra Aragno e Collebrincioni, la Festa della trebbiatura. Nel programma Acli Terra della provincia de L'Aquila ha organizzato un convegno sulla "Civiltà Contadina".
I saluti sono stati del Presidente regionale delle ACLI Giuseppe Placidi, del Presidente provinciale delle Acli Mario Centi e il Presidente provinciale di Acli Terra, Lorenzo Coletti, oltre a salutare ha moderato il partecipatissimo dibattito.
Alla manifestazione hanno partecipato 1200 persone.
I relatori sono stati: il Presidente Nazionale Nicola Tavoletta, lo storico Alfredo Carnassale e l'antropologo Mario Santucci.
I due docenti hanno svolto un'analisi storica delle comunità rurali, mentre il Presidente Tavoletta ha scandito gli elementi di reinterpretazione da parte di Acli Terra di un nuovo sviluppo rurale.
Ha riflettuto sulla integrazione tra aree rurali e urbane e sulla necessaria trasformazione diretta dei prodotti, magari in cooperazione o con contratti di rete.
Appassionati sono stati i racconti di Placidi e Coletti.
Le 1200 persone poi hanno partecipato ad un banchetto popolare a base di pecora, sapientemente cucinata dai volontari aclisti del posto.
Si svolgerà il prossimo mercoledì 31 luglio 2024 a Cervarese Santa Croce (Padova) alle ore 10.30 presso la sala riunioni dell’Oratorio della Santa Croce in via Roma 27, la cerimonia e presentazione alla stampa della nascita di Acli Terra Veneto.
L'Associazione professionale agricola delle Acli che assiste, tutela e promuove operatori e aziende del mondo rurale e delle marinerie si costituisce anche in Veneto.
Acli Terra del Veneto intende essere punto di riferimento per tutte le persone e le realtà produttive connesse alla filiera agroalimentare del territorio regionale, esaltando il valore dei suoi prodotti e le loro peculiarità a tutti i livelli.
Acli Terra riconosce, infatti, nell’imprenditore agricolo, nella famiglia e nell’associazionismo rurale i protagonisti della crescita culturale, sociale e politica del comparto agricolo nel suo complesso. La costituzione del livello regionale è finalizzata a garantire una migliore rappresentatività locale dei propri associati negli interventi e azioni di assistenza tecnica ed organizzativa.
Saranno presenti:
Massimo Campagnolo, Sindaco di Cervarese Santa Croce;
Nicola Tavoletta, Presidente Nazionale Acli Terra;
Andrea Citron, Presidente Regionale Acli del Veneto;
Alberto Menegazzo, Presidente Provinciale Acli Terra Padova;
Gianni Brigo, Presidente Provinciale Acli Terra Verona;
Gianni Cremonese, Presidente Provinciale Acli Padova;
Claudio Bolcato, Presidente Provinciale Acli Verona;
Fabrizio Stella, Commissario straordinario AVEPA
Interverranno, inoltre, un gruppo di imprenditori agricoli che saranno i soci costituenti del livello regionale di Acli Terra Veneto.
Per Alberto Menegazzo, Presidente Provinciale Acli Terra Padova, "La scelta di darci una dimensione regionale è, in effetti, da tempo che l’avevamo fatta; si trattava di trovare l’occasione e le disponibilità delle imprese. Solo partendo da una visione regionale è possibile definire una strategia di sviluppo e di interventi a supporto dell’agricoltura ed alle imprese del comparto”.
Gianni Brigo, Presidente Provinciale Acli Terra Verona, sottolinea: “Con la costituzione di Acli Terra Veneto le imprese agricole associate potranno beneficiare di una gamma maggiore di opportunità per crescere”.
Anche per Gianni Cremonese, Presidente Provinciale Acli Padova: “Oltre a fornire nuove opportunità di crescita alle imprese agricole, con l’associazione Acli Terra Veneto ci sarà la possibilità di ampliare la presenza delle Acli e della loro mission tra gli imprenditori della filiera agricola, che sempre più sono chiamati ad essere cittadini attivi e partecipi della vita democratica”.
“Beni culturali e valorizzazione dei territori” questo il tema e titolo dell’incontro seminariale online, organizzato da Acli Terra nazionale mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 per parlare di territori e della bellezza del nostro Paese.
Ciò anche considerando il recente inserimento in Costituzione della tutela, non solo del paesaggio e delle bellezze naturali, ma anche della conservazione e promozione dell’ambiente, quest’ultimo aspetto fondamentale anche per il mondo rurale, attento com’è alla difesa e rispetto dei propri peculiari territori.
Peraltro, l’Italia possiede, tra beni artistici e culturali, oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale.
Acli Terra ha avuto il piacere di ospitare come illustre relatore il Luogotenente (ris) dei Carabinieri, Roberto Lai, presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che per 25 anni è stato in campo per il recupero e la salvaguardia di tanta bellezza e reperti storico-artistici inestimabili, attuando operazioni di altissimo livello internazionale, con il Nucleo CC per la Tutela del patrimonio artistico e culturale.
“Beni culturali e valorizzazione dei territori” questo il tema e titolo dell’incontro seminariale online, organizzato da Acli Terra nazionale mercoledì 24 luglio alle ore 18.00 per parlare di territori e della bellezza del nostro Paese.
Ciò anche considerando il recente inserimento in Costituzione della tutela, non solo del paesaggio e delle bellezze naturali, ma anche della conservazione e promozione dell’ambiente, quest’ultimo aspetto fondamentale anche per il mondo rurale, attento com’è alla difesa e rispetto dei propri peculiari territori.
Peraltro, l’Italia possiede, tra beni artistici e culturali, oltre il 70% del patrimonio culturale mondiale.
Acli Terra ha avuto il piacere di ospitare come illustre relatore il Luogotenente (ris) dei Carabinieri, Roberto Lai, presidente dell’ANC – Associazione Nazionale Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che per 25 anni è stato in campo per il recupero e la salvaguardia di tanta bellezza e reperti storico-artistici inestimabili, attuando operazioni di altissimo livello internazionale, con il Nucleo CC per la Tutela del patrimonio artistico e culturale.
Domenica 30 giugno 2024, alle ore 19.00 presso la Masseria Paglia Arsa a Casamassima (Bari) si svolgerà la terza edizione della ‘Festa del Solstizio d'estate’, organizzata da Acli Terra Bari - Bat per il mondo produttivo rurale e delle marinerie aclista.
"Dopo il successo del nostro convegno pubblico di ieri a Mola di Bari sulle opportunità economiche di fronte all'invasione delle specie aliene ittiche quali Lion fish e Granchio blu con esponenti istituzionali e operatori, domenica 30 si svolgerà nell’entroterra del sud-est barese la Festa del Solstizio d'Estate per inostri associati del mondo rurale e delle marinerie".
Così la Vice Presidente nazionale vicario Acli Terra e Presidente Acli Terra Bari - Bat, AriannaZizzo.
La Festa dell'Associazione professionale agricola delle Acli Bari - Bat, giunta al suo terzo anno, sarà una rievocazione-celebrazione delle notti rurali dell'antichità, quando riuniti intorno al fuoco si ringraziava Madre Terra per i doni e il nutrimento donato, festeggiando con una ricca cena per scacciare le tenebre e celebrando il bene, in modo che la comunità potesse nuovamente ricominciare a produrre e a gestire i beni prodotti dalla terrafeconda.
Per Arianna Zizzo “la festa per l’arrivo del Solstizio d'estate è un rito antichissimo ed anche quest’anno la nostra iniziativa sarà un’occasione per un interscambio di esperienze degli associati e godere le bontà dei nostri produttori. Inoltre, tutti i soci avranno la possibilità di vedere come si alleva e addestra un falco pellegrino. Saremo infatti in una fattoria didattica dove si allevano equini e falchi. Una festa, che aveva inizialmente aspetti magici e pagani, per festeggiare il Solstizio e la forza che ci dà per una nuova stagione, produttiva in ogni senso”.
Il progetto OroVerde- Oliva Ascolana del Piceno DOP nasce dalla sinergia tra diversi segmenti del settore Agricolo, il settore dell’istruzione e quello della ricerca scientifica ; il tutto con la collaborazione della regione Marche che, attraverso il programma Sviluppo Rurale 2014-2022, progetto ID 41887, ha sostenuto tutte le attività progettuali che riguardavano la deamarizzazione dell’oliva tenera ascolana del piceno-DOP .
La compagine progettuale era molto variegata; infatti oltre al Consorzio per la Tutela dell’Oliva ascolana del Piceno DOP, erano presenti le aziende picene del settore agroalimentare “Cooperativa Agricola Case Rosse”, “Tenuta la Riserva” ed “Altagamma”, l’Istituto agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno e l’Università di Camerino attraverso il coinvolgimento della Scuola di Architettura e Design e della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria.
Il progetto ha visto la ha realizzazione di una serie di attività sperimentali finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale del processo di deamarizzazione; a tal scopo di campioni di oliva tenera ascolana DOP, in quantità gradualmente crescenti nel corso delle varie annualità, sono state deamarizzate utilizzando una soluzione di idrossido di sodio, in linea con le prescrizioni del disciplinare di produzione.
Una volta completata questa fase di lavorazione si è proceduto alla progressiva riduzione dell’idrossido attraverso una serie di lavaggi con acqua fino a portare il pH della soluzione in cui erano immerse le olive ad un valore compreso tra il 7/8 rispetto ai valori iniziali di pH pari a 12/13 e creando così le condizioni ottimali per la successiva azione dei batteri che, attraverso un processo di fermentazione, completavano la maturazione dell’oliva fino alla formazione di quel prodotto finale che tutti noi possiamoapprezzare sulle nostre tavole.
Il lavaggio con acqua è stata la fase su cui si è principalmente incentrata l’attività progettuale; tipicamente questa operazione è caratterizzata da una variabilità nel numero dei lavaggi, nella loro durata e nei quantitativi di acqua utilizzata; mediamente un buon risultato si ottiene con 3 lavaggi spalmati in un arco temporale di circa 3 giorni ed utilizzando complessivamente una quantitativo di acqua pari a circa 3 litri per ogni chilogrammo di oliva (1 litro in ognuno dei 3 lavaggi).
Nel progetto OroVerde la compagine progettuale ha messo a punto una nuova procedura di lavaggio che prevedeva l’immissione di anidride carbonica proveniente dalla fermentazione di mosti ottenuti da uve biologiche.
L’immissione di anidride carbonica è stata effettuata sia nei varistadi della fase di lavaggio con acqua, che nella soluzione di idrossido di sodio contenente le olive non appena si fosse accertato il completamento della fase di deamarificazione e quindi saltando completamente la fase di lavaggio.
l’anidride carbonica in presenza di acqua forma una soluzione di bicarbonato che reagisce rapidamente con l’idrossido di sodio portando ad rapido abbassamento del pH ; le attività sperimentali hanno consentito di mettere a punto un protocollo operativo facilmente replicabile che ottiene questo risultato già a partire dal primo lavaggio o, addirittura, dalla soluzione iniziale idrossido di sodio-olive; riducendo notevolmente od addirittura eliminando in questo modo i lavaggi con acqua.
Le determinazioni organolettiche e sensoriali hanno dimostrato che tutti i campioni di olive trattati con anidride carbonica hanno le stesse caratteristiche organolettiche delle olive deamarizzate senza l’aggiunta di anidride carbonica, ma possiedono migliori caratteristiche sensoriali leggermente migliori, riscontrando quindi un maggior gradimento da parte del consumatore.
In questo modo di ottengono contemporaneamente molteplici risultati; innanzitutto si ha una riduzione dell’anidride carbonica proveniente dai mosti che viene immessa in atmosfera, unimportante risparmio idrico poiché si possono evitare quasi tutti o addirittura tutti i lavaggi, una riduzione dei tempi che dai circa 3 giorni si riducono ad alcune ore con ovvie ricadute sui costi di produzione.
Alberto Felici
“Acli Terra è tornata dall’incontro internazionale con il Ciesm – The Mediterranean Science Commission a cui aderiscono ben 23 Paesi e centinaia di istituti marini e altrettanti ricercatori non solo del Mediterraneo e del Mar Nero – estremamente soddisfatta. Nel Principato di Monaco abbiamo avuto e sviluppato un amplissimo confronto con gli scienziati dello stesso ente e con le altre organizzazioni italiane presenti, riaffermando alcuni nostri riferimenti strategici e riprendendo alcuni concetti espressi nel nostro importante convegno di Milano dello scorso 17 aprile sul cambiamento climatico”.
Così il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta, l’Associazione professionale aclista che tutela, assiste e promuove lavoratori e operatori del mondo delle marinerie e rurale.
Una esperienza importante con una comune visione d’intenti, come sottolineato da Annamaria Mele, Presidente di ANAPI Pesca
Innanzitutto, l’interpretazione del cambiamento climatico con una nuova visione, nella quale le comunità si adattano e cercano di essere generatrici o sostenitrici di un rinnovato equilibrio. In secondo luogo, un impegno attivo e fattivo rispetto ad una commiserazione colpevolista, utile ormai solo a catturare attenzione mediatica o commerciale. Un messaggio, questo, che riprende anche quanto sostenuto dal Premio Nobel Riccardo Valentini, quando venne ospite alle Acli nazionali, su invito di Acli Terra, la scorsa primavera.
Inoltre, – prosegue Tavoletta – abbiamo richiamata la necessità di valutare ogni singolo fenomeno nella dimensione del tempo e non solo nello spazio: un concetto ripreso, durante la riunione monegasca, anche dal ricercatore Ernesto Azzurro del CNR-IRBIM, l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine di Ancona. Questo tema pone ad Acli Terra anche l’obiettivo di offrire alle comunità la possibilità di istituire ‘piani regolatori dei tempi’, oltre ad un metodo di approccio alle questioni.
In particolare sulle specie aliene, principale tema all’ordine del giorno dei lavori dell’incontro, abbiamo chiesto che le istituzioni non intervengano più con misure limitate alle singole specie o alla singola emergenza, ma affrontino la complessità del fenomeno con la comunità scientifica e le rappresentanze dei pescatori. E’ evidente che non vi è più l’alibi della sorpresa.
Anzi, evitando così la lievitazione della percezione del pericolo, abbiamo ribadito e sottolineato la funzione pedagogica di Acli Terra sulle specie aliene, offrendo, come abbiamo fatto e facciamo, nei territori del nostro Paese, molti momenti di incontro e confronto sulle potenzialità della pesca delle stesse: un’azione psicosociale per liberare le comunità dalle dimensioni della criticità e dell’ansia emergenziale per disegnare prospettive e nuovi percorsi formativi professionali”.
“In tutto questo – sottolinea il presidente Tavoletta – possiamo cogliere la questione delle specie aliene per riaffermare il valore dell’essere umano nella sua autenticità integrale nel contesto naturale. E Acli Terra, proprio in quest’ottica lavora alla integrazione dello sviluppo rurale, urbano e marittimo dei ‘water front’ con un impegno sperimentale sulle Lagune, l’ecosistema più caratteristico e complesso”.
“Un percorso associativo che ho confermato in questo incontro svolto nel Principato di Monaco nella prestigiosa sede del Ciesm: in particolare ho necessità di ringraziare la Direttrice del Ciesm, la Dottoressa Laura Giuliano (nella foto), una scienziata italiana, e lo staff internazionale da lei diretto per la generosità che ha riservato per la nostra ospitalità, soprattutto in termini di strumenti ed elementi di confronto.
Prezioso è stato il lavoro dell’Ambasciatore italiano nel Principato di Monaco, Giulio Alaimo (nellafoto), che si è impegnato affinché ci fossero le condizioni per aprire tale percorso di confronto, orientato a pratiche soluzioni e non solo a valutazioni accademiche. La nostra delegazione ha potuto contare sulla competenza scientifica di due biologi di prestigio, Claudio Brinati e Monica Crociata. E’ stato entusiasmante poter affrontare questa esperienza a fianco delle rappresentanze di Coldiretti, Agci ed Anapi, che ringrazio, oppure ascoltare le testimonianze delle esperienze economiche, come quelle delle Mariscadoras o di Imperium Group sulla trasformazione delle specie aliene”, ha concluso il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.