Cresce il settore agroalimentare italiano. Lo sottolinea ACLI TERRA osservando i dati recentemente pubblicati da Eurostat sulla produttività del lavoro agricolo nell’Unione Europea nel corso del 2023. Mentre la media dell’UE ha registrato una diminuzione del 6,6%, segnando una significativa inversione di tendenza rispetto al triennio precedente, l’Italia ha invece un aumento del 4,2%.
Un trend positivo dovuto alla riduzione dei prezzi dei fertilizzanti e all’incremento dei costi di prodotti come l’olio d’oliva e i suini.
Rispetto all’anno precedente, le esportazioni di prodotti agricoli italiani sono cresciute del 6%, raggiungendo un valore complessivo di 64 miliardi di euro, coinvolgendo direttamente 4 milioni di lavoratori del settore.
Il settore agroalimentare italiano, oltre a contribuire in modo significativo all’economia nazionale, ha registrato un aumento del turismo straniero del 25% rispetto al 2019, con una spesa complessiva di 50 miliardi di euro. Un successo attribuibile alla dedizione e all’impegno delle donne e degli uomini che operano nella nostra filiera agroalimentare.
Diventa tuttavia necessario investire nelle infrastrutture e nei servizi pubblici, affinché il settore possa continuare a crescere e contribuire a ridurre le disuguaglianze. Il potenziamento di queste risorse potrebbe garantire un impatto a lungo termine sulla redditività e sulla sostenibilità del settore.
ACLI TERRA esprime gratitudine a tutti coloro che, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono a rendere sempre più forte il settore agroalimentare italiano.