21 Nov 2024

Agricoltura sociale - Zannini

05 Giu 2022 678

Da qualche decennio registriamo trasformazioni significative del ruolo del comparto agricolo e, non di meno, della sua più generale dimensione rurale sul piano dell'organizzazione dei processi produttivi e delle conseguenti implicazioni di natura economica e tecnologica.

In generale annotiamo l'imporsi di una visione multifunzionale sostenuta inizialmente dalla prospettiva di promuovere nuove opportunità di reddito e di lavoro per gli agricoltori.

In realtà però l'agricoltura ha molte altre potenzialità ed è multifunzionale per essenza, in maniera costitutiva, per cui, già a partire da Agenda 2000, anche l'Unione Europea ha finito in qualche modo per qualificare il carattere della multifunzionalità come nesso fondamentale tra agricoltura sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio sociale e territoriale, conservazione del paesaggio e dell'ambiente, nonché garanzia dell'approvvigionamento alimentare.

E proprio qui lo snodo di un percorso che ridefinisce, in maniera ovviamente più ricca, più completa e molto più impegnativa le possibilità del comparto e di quanti nel comparto lavorano.

È evidente, ovviamente, che l'agricoltura ormai genera ed incardina funzioni e servizi che vanno ben oltre la ragione principale del produrre materie per l'alimentazione.

È dunque su questo spettro di possibilità che va misurata l'ambizione di Acli Terra di assegnarsi una identità programmatica, organizzativa e associativa molto peculiare, una possibilità prospetticamente assicurata dalla praticabilità di riferimenti politici solidi e forti con l'Associazione madre, con le Acli.

Questa è, oggi, la condizione indispensabile per poter poi effettivamente sostenere i territori con iniziative dotate di una rinnovata prospettiva organizzativa, coraggiosa, ambiziosa, straordinaria, anche difficile di Acli Terra.

Questa è, oggi, la condizione indispensabile a promuovere la presenza associativa di Acli Terra sullintero territorio nazionale, anche dove, da sempre, è risultato difficile esserci.

Oggi è necessario rimotivare le ragioni associative di Acli Terra su tutto il territorio, integrando tutte le forme possibili di collaborazione con il Patronato, con Enaip, con il Cta, Con la Fap e con quante altre opportunità offre l’universo delle Acli.

Fondamentalmente questa è la scommessa maturata al Congresso di Bari, dove ha preso decisamente forma la scelta di dare costituzione e contenuti ad una rinnovata dimensione programmatica ed organizzativa, peculiare, per incarnare pienamente il pensiero operativo delle Acli nella dimensione rurale, all'interno della sua più vasta, complessa e multiforme esperienza associativa.

Ora è fondamentale, dunque, assumere questa nuova e significativa caratterizzazione politica del percorso, certamente organizzativo, ma principalmente culturale che Acli Terra dovrà assegnarsi.

Il problema politico sul quale insistere da ogni parte è quello di riposizionare Acli Terra come soggetto specifico delle Acli per rappresentare sindacalmente gli operatori del suo mondo agricolo, che tutela e promuove gli interessi ed i valori di un'agricoltura di imprese familiari di piccole dimensioni, oggi in grande difficoltà per gli effetti della congiuntura economica globale che mortifica i protagonisti più deboli dei sistemi produttivi.

Anche per questo l'impegno associativo orientato a rappresentare le molteplici, differenti e, a volte originali, possibilità di sviluppo agricolo nella dimensione rurale delle comunità locali, deve rilanciare l'attenzione, anche culturale, alla ricchezza della multifunzionalità e alle nuove forme di agricoltura sociale, integrando valori civili, economici e territoriali che concorrono a qualificare esperienze di straordinario valore civile, oltre che economico.

In agricoltura agiscono contadini, giovani, anziani, donne, un mondo di persone, in pratica sempre più professionalmente qualificate e motivate, impegnate quotidianamente a giustificare un lavoro ed una scelta di vita particolarmente esigenti di sacrifici esistenziali.

Un mondo esclusivo, di cui Acli Terra e le Acli devono tornare a farsi interpreti, particolarmente le Acli, tornando alle proprie origini fondative.

Ciò che è propriamente l'impegno a rigenerare le ragioni associative che giustificano Acli Terra.

Questo vuole dire che, oltre ad un'apprezzabile fronte di servizi da potenziare, da migliorare, da assicurare comunque alle imprese agricole, bisogna riconoscere che sul territorio è sempre più avvertita, contestualmente, l'esigenza di animare un processo di ridefinizione dellaquestione rurale, come un vero e proprio luogo sociale e culturale, dunque anche educativo e formativo, di rilancio dei valori di solidarietà e di fraternità che connotano naturalmente il mondo agricolo.

Ed è chiaro che questo processo non potrà essere sostenuto in maniera eroica da Acli Terra in solitudine.

Qui è forse la sfida vera che dovremo sostenere: la prova della effettiva complessiva volontà di integrazione nell'universo delle Acli tra la dimensione e la funzione di Acli Terra, quella di Unapol e quella del Caa Acli, tra di loro inscindibili.

Dobbiamo confermare una visione strategica per la quale il nostro impegno di rappresentanza sindacale del mondo agricolo delle Acli non può fare a meno di alcuno di questi tre soggetti, che possono e devono insieme concorrere a dare corpo a quello che potrebbe qualificarsi come un possibile Polo agricolo delle Acli.

Dentro l'organizzazione, che la nuova Presidenza di Acli Terra sta già provvedendo a strutturare, potranno essere definiti i tratti associativi e culturali, oltre che propriamente organizzativi, del modello di Associazione agricola che ci apprestiamo ad essere.

Un Associazione che necessariamente dovrà farsi carico degli interessi che le Acli hanno coltivato, anche su altri temi molto rilevanti, in qualche periodo della loro storia recente, come quelli dell'ambiente e della natura in genere.  

Così come quelli segnalati dall’evoluzione del welfare e dalle profonde novità che interessano il lavoro e i lavoratori come cittadini e produttori complessivamente.

L'ultima considerazione, che credo valga oggi richiamare sulla scena che stiamo animando, a valle del pensiero che il Congresso di Bari ha consolidato e rappresentato, si avvale della costatazione incoraggiante che c'è una stagione formidabile avanti all' Associazione agricola delle Acli per poter riprendere con entusiasmo una voglia di esserci in maniera competente, in maniera responsabile e con la generosità di cui Le Acli sono capaci di fronte alle sfide di senso e di valore.

Michele Zannini

05.06.2022

Ultima modifica il Martedì, 07 Giugno 2022 17:35