03 Dic 2024

Politica e istituzioni

“È molto preoccupante che in un periodo di crisi socio-economica come quello che stiamo attraversando, siano ‘dimenticate’ proprio quelle realtà non profit attive nel ridurne le conseguenze negative, ricucire le ferite del tessuto sociale, produrre ricchezza e coesione. Non sostenere il Terzo settore finisce per penalizzare doppiamente chi nella nostra società è più fragile, ha meno opportunità o vive ai margini”.

Così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore nazionale, che riunisce le realtà del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale italiane.

“L’allarme sul caro-bollette, in particolare - prosegue Pallucchi - è stato lanciato diverso tempo fa, ma è rimasto inascoltato: senza gli aiuti necessari, che sono stati previsti per tutti tranne che per il Terzo settore, migliaia di associazioni e organizzazioni di volontariato rischieranno di chiudere i battenti o di lasciare privi di servizi fondamentali giovani, anziani o persone con disabilità a rischio esclusione sociale, così come tutti i cittadini che trovano nelle attività svolte dalle realtà sociali la principale alternativa alla solitudine o alla povertà”.

“Ci auguriamo vivamente che la grave mancanza in questa manovra sia colmata nel primo provvedimento utile, e che l’attenzione dichiarata da questo Governo verso il Terzo settore venga presto dimostrata nei fatti” conclude la portavoce del Forum, Vanessa Pallucchi.
(Com/RoPag)

Daniele Leodori: “Aiutare i più fragili e indifesi è un impegno che ci siamo presi dal primo giorno e che ha contraddistinto tutta l’azione amministrativa di questi anni”

Alessandra Troncarelli: “Tuteliamo il mondo del no profit che è un punto di riferimento concreto per quelle fasce di popolazione più indifese e a rischio emarginazione”

“Siamo molto orgogliosi di sostenere con un’azione concreta le associazioni no profit che operano sul nostro territorio, e lo facciamo dando un contributo di 500 euro per ridurre l’effetto negativo dell’aumento del costo dell’energia sulle bollette di luce e gas. Gli enti del terzo settore sono una parte fondamentale della nostra società, per contrastare le disuguaglianze sociali e la povertà, e quest’azione è un modo per essere vicino a loro e a tutte le persone che aiutano, soprattutto nei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo.”. Lo dichiara il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori.

Fornire un sostegno economico, mediante avviso pubblico, agli Enti del Terzo Settore che riscontrano difficoltà a causa dell’eccezionale aumento dei prezzi dell’energia. Per questa finalità la Regione Lazio stanzia 500 mila euro. A darne notizia sono il Presidente Vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori el’Assessore alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP Alessandra Troncarelli.

Grazie a queste risorse, ogni ETS potrà ricevere un contributo di 500 euro, da configurarsi come un aiuto una tantum per limitare gli effetti negativi del caro bolletta. L’aiuto economico non è cumulabile con altre agevolazioni regionali volte a far fronte al rincaro dell’energia.

“Con questo intervento vogliamo sostenere il mondo del Terzo Settore, che ha risentito dell’oscillazione dei prezzi, con un impatto sull’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e ASP, Alessandra Troncarelli -. Tuteliamo così il mondo del no profit che è un punto di riferimento concreto per quelle fasce di popolazione più indifese e a rischio emarginazione”.

“Bisogna infatti comprendere che lasciare il Terzo Settore privo di ristori contro i rincari significherebbe far gravare maggiormente la crisi energetica proprio sui più bisognosi e vulnerabili, che potrebbero veder venire meno un servizio per loro essenziale – conclude l’Assessore Troncarelli -. È fondamentale salvaguardare il ruolo svolto sul territorio dall’associazionismo e dal volontariato, che porta avanti un lavoro proattivo e di supporto al welfare statale, fornendo risposte valide e incisive grazie a un rapporto diretto con la comunità”.

Gli Enti del terzo settore beneficiari del contributo saranno individuati mediante Avviso pubblico di prossima uscita e il provvedimento sarà rivolto agli ETS che hanno sede legale in uno dei Comuni della Regione Lazio; possiedono l’intestazione di un’utenza di energia elettrica; sono iscritti nelle rispettive sezioni del Registro unico Nazionale del Terzo settore o sono interessati dal processo di trasmigrazione nel RUNTS ai sensi dell’art.54 del Codice del Terzo Settore.

La deliberazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
(Com/RoPag)

41mln di euro per i porti italiani, per la realizzazione di opere infrastrutturali nonché per il potenziamento dei servizi e dei collegamenti stradali e ferroviari.

Lo stabilisce il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e prevede tra l’altro la ripartizione dei fondi.
Si tratta di una quota parte dell’IVA dovuta per l’importazione di merci che transitano nei porti italiani, che alimenta un apposito Fondo per il finanziamento e l’adeguamento dei porti.

Per il 2021 la quota spettante, come detto, è pari a 41 mln di euro: l’80%, 32mln e 800 mila euro, saranno suddivisi per Autorità portuale, tenuto conto del volume delle importazioni dei porti; il restante 20% in misura perequativa sulla base dei piani operativi triennali e dei piani regolatori portuali. Saranno finanziate prioritariamente le iniziative immediatamente cantierabili.

Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto le Autorità di sistema portuale dovranno presentare il piano degli interventi al MIT.
(Com/RoPag)

Le rotte aeree da e per la Sicilia sono da decenni necessarie, non solo utili, per la vitalità della Regione e per l'apporto dei siciliani a quella italiana ed europea.

Oggi il costo dei biglietti delle tratte aeree per chi viaggia per e dalla Sicilia è eccessivo, come ha anche sottolineato e denunciato il Presidente della Regione Renato Schifani in questi ultimi giorni.

Per le ACLI della Sicilia, secondo il Presidente regionale e dirigente nazionale Agata Aiello, ciò può rappresentare un ostacolo all’unità familiare in un momento tradizionalmente sentito ,quale quello del Natale, per tanti siciliani che per motivi di studio, lavoro o salute vivono fuori dall’isola durante il resto dell’anno.

Per il Vice Presidente Nazionale di ACLI TERRA Giuseppe Peralta tali aumenti, colpiscono la filiera agroalimentare regionale, incidendo sul turismo dell'Isola.

In una fase storica caratterizzata dai costi energetici già penalizzanti per le imprese ora in Sicilia si evidenzia un ulteriore incremento proprio su un elemento con poche alternative come i trasporti.

Per Aiello e Peralta, a tutela del lavoro, della salute e della coesione sociale è necessario un intervento immediato del Governo su una questione molto delicata che rischia di danneggiare la mobilità di tantissimi siciliani.

(AGI) "La destra dice: noi abbiamo un programma, non ci disturbate con la realta'. La realta' pero' c'e' perche' abbiamo una situazione in cui il lavoro povero riguarda il 13% dei lavoratori, i contratti a tempo determinato hanno raggiunto il record storico nella serie registrata dal 1977".

Lo ha detto il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ad Agora' su Rai3.
"Introdurre oggi i voucher non risponde all'esigenza di flessibilita' del mercato del lavoro ma serve a fare solo un altro po' di nero in questa prospettiva. L'idea che allentando un po' le regole, chiudendo un po' gli occhi sulla fedelta' fiscale, creando ancora piu' precarieta' del lavoro e contemporaneamente non rompendo le scatole sul fronte dei salari, si costruisce un modello di competitivita' del Paese e' sbagliata. Perche' noi in questo momento non abbiamo bisogno di passare sotto l'asticella ma sopra", aggiunge l'esponente del Pd. "Abbiamo bisogno di dare alle imprese magari un fisco piu' amico, un sostegno agli investimenti, una crescita di carattere dimensionale, un aiuto per l'internazionalizzazione, non di far fare quello che e' sempre stato fatto perche' questo oggi rischia di essere schiacciato, in un momento in cui a livello globale c'e' una riorganizzazione delle catene del valore, se facciamo ancora l'Italia che prova a competere con quello che somiglia alle svalutazioni competitive degli anni '80 e '90. Credo che questo sia il rischio in questa manovra che produrra' poverta' e precarieta'", conclude Orlando. (AGI)

Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Sulla regionali "abbiamo preso la decisione di appoggiare Letizia Moratti in Lombardia e Alessio D'Amato nel Lazio, perché sono persone capaci che hanno gestito bene la campagna vaccinale. La sanità rappresenta la gran parte del bilancio delle due regioni ed è per noi, insieme all'istruzione, il pilastro del welfare state. Qualcuno storcerà il naso perché la Moratti ha governato con il centro destra, qualcun altro ricorderà contrariato che D'Amato viene dalle file del Pci; a noi tutto ciò non interessa". Così Carlo Calenda nella newsletter.

"La missione politica e culturale di Azione e del Terzo Polo è la disarticolazione di un sistema politico che ha diviso popolari, liberali e riformisti collocandoli a destra e a sinistra e in ultimo sottomettendoli a partiti populisti (5S) e sovranisti (Lega e Fdi).
Questa estremizzazione della politica ha determinato un declino drammatico del paese. Le linee di frattura tra chi ha militato nelle grandi famiglie politiche europee vanno ricomposte se vogliamo avere una chance di ricostruire l'Italia".

"Dal punto di vista valoriale Moratti e D'Amato sono entrambi europeisti e democratici che hanno tenuto la medesima intransigente linea sul Covid e dimostrato capacità organizzative. Tanto basta.
Siamo aperti a discutere con il Partito Democratico, con Più Europa e con chiunque sia interessato a formare alleanze per le regionali, ma non possiamo più accettare di rimanere sospesi in attesa che il Pd decida quale profilo vuole darsi, se quello di costola dei 5S o quello riformista. Stessa cosa vale per Più Europa, che appare ancora frastornata e confusa dopo la sconfitta elettorale".

(DIRE) Roma, 7 nov. - "L'operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che lo scorso febbraio ha portato all'arresto di 65 persone appartenenti ad una organizzazione locale di 'ndrangheta operativa nel territorio di Anzio e Nettuno si è conclusa, evidenziando forti legami tra esponenti della 'ndrina con rappresentanti della politica locale. Su questo tema abbiamo presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno per capire se non ritenga necessario e opportuno proporre lo scioglimento dei consigli comunali di Anzio e Nettuno". Lo scrive in una nota il senatore e segretario Pd Lazio, Bruno Astorre.
L'interrogazione è stata firmata dai senatori Astorre, Mirabelli, Lorenzin, D'Elia, Rossomando, Verini, Camusso, Fina, Furlan, Giacobbe, Giorgis, Rando, Rojc, Zambito.

(AGI) - Roma, 28 ott. - "L'obiettivo del percorso e' quello che il paese si appassioni. Dobbiamo essere tuti convinti di questa strada. In questi giorni ho avuto molte sollecitazioni su tempi e modalita'. Naturalmente queste sollecitazioni erano un po' interessati. Quella che vi propongo e' quella che io, arbitro e garante, penso possa far evolvere il partito in un nuovo Pd". Lo ha detto Enrico Letta alla direzione del Pd. "Sapendo che questa necessita' avverra' in parte all'esito del congresso, ma in parte anche prima. Alcune regioni voteranno dentro lo stesso tempo del congresso e noi dovremo essere dentro questo percorso. Nel Lazio, in Lombardia, in Friuli e in Molise dobbiamo mettere in campo progetti per cui noi ci determiniamo ad essere rispettosi delle realta' territoriali. Il Lazio e' andato in controtendenza rispetto alla vicenda nazionale. nel Lazio siamo cresciuti, grazie al lavoro di Nicola Zingaretti. Dobbiamo andare alla gestione e alla proposta politica di queste quattro regioni rispettosi del lavoro fatto sul territorio, senza negoziazione tra i capi con scelte che poi vengono fatte planare sui territori", ha aggiunto Letta.

(DIRE) Roma, 28 ott. - Enrico Letta propone l'apertura del congresso Pd a tutti gli esterni. Parlando alla direzione dem dice: "Io propongo che si possa aderire al percorso costituente fino all'ultimo momento utile. Potra' aderire al percorso costituente chi ha fiducia in quello che stiamo facendo fino al momento in cui si votera' nei circoli o online. Questo vale per il percorso interno" del congresso. "Ovviamente alla parte finale del percorso, alle primarie, potranno partecipare tutti coloro che vogliono farlo. Il tesseramento sara' sia cartaceo che online e sara' un tesseramento al percorso costituente", dice Letta. Com'e' noto il congresso del Pd prevede due fasi. La prima riservata agli iscritti. La seconda, quella delle primarie, aperta a tutti. Con la modifica proposta oggi da Letta si apre anche la fase degli iscritti, consentendo a tutti di iscriversi fino al momento in cui si vota. In questo modo si pone un oggettivo ostacolo ai calcoli del le correnti

(DIRE) Roma, 19 ott. - "Tra i 62 articoli del  'Collegato' al bilancio, ultimo atto della quasi ex giunta Zingaretti, troviamo veramente di tutto e di più. Tra le tante stranezze presenti troviamo all'art. 15 le disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei terreni incolti e abbandonati che prevede una complessa, macchinosa, anacronistica e discutibile procedura di quella che sembra essere a tutti gli effetti una vera espropriazione della proprietà privata. In sostanza l'Arsial, in collaborazione con i comuni, provvede al censimento dei terreni incolti e abbandonati presenti nel territorio regionale. Dopo di che la direzione regionale competente in materia di agricoltura comunica ai proprietari o aventi titolo l'avvio del procedimento per l'inserimento nella Banca della terra, specificando che i terreni saranno oggetto di procedure ad evidenza pubblica per l'assegnazione a terzi con corresponsione di un canone a fronte del loro utilizzo. A questo punto i proprietari o aventi titolo comunicano il proprio consenso ovvero presentano osservazioni per opporsi all'inserimento nella Banca della terra, ma spetterà poi alla direzione regionale prendere atto dei consensi comunicati e verificare le eventuali osservazioni, per poi predisporre un elenco dei terreni incolti e abbandonati censiti. Questo significa che chi è proprietario di un terreno non è più libero di gestire come meglio crede il proprio bene e di dire semplicemente 'no' all'inserimento nella Banca della terra perché in ultima istanza sarà la Regione a decidere. Non è forse questa un'idea che ricorda l'ideologia bolscevica? Ci sono strumenti molto più moderni e meno complicati per incoraggiare la coltivazione o la manutenzione delle terre agricole".
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di FdI, Massimiliano Maselli.