Acli Terra accoglie con grande soddisfazione il varo del Piano nazionale delle sementi biologiche. E' un'importante pietra miliare per promuovere l'agricoltura sostenibile e la transizione verso pratiche agricole più rispettose dell'ambiente e della salute umana". Così il PRESIDENTE NAZIONALE DI ACLI TERRA, NICOLA TAVOLETTA, intervenendo a un dibattito nella Capitale, commenta l'adozione del Piano, dopo il passaggio del decreto del Masaf in Conferenza Stato-Regioni, aggiungendo che "Acli Terra sostiene pienamente il provvedimento varato dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e l'impegno del Sottosegretario Luigi D'Eramo in direzione di un futuro sempre più sostenibile per il settore agricolo italiano". TAVOLETTA ha poi sottolineato come "L'adozione del Piano nazionale delle sementi biologiche garantirà una serie di VANTAGGI SIGNIFICATIVI per l'agricoltura italiana e l'intera comunità, tra i quali: la PROTEZIONE
DELL'AMBIENTE, perché le sementi biologiche promuovono pratiche agricole rispettose dell'ecosistema, riducendo l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici nocivi. E ciò contribuirà a preservare la biodiversità e la salute degli ecosistemi agricoli. In secondo luogo, – AGGIUNGE TAVOLETTA – PRESERVA LA SALUTE PUBBLICA, poiché le sementi biologiche sono coltivate senza l'uso di sostanze chimiche sintetiche, garantendo la produzione di alimenti più salutari e privi di residui di pesticidi. Questo favorisce un miglioramento generale del benessere della popolazione". Inoltre, il presidente Acli Terra ha evidenziato la significativa SOSTENIBILITÀ ECONOMICA del Piano: "La promozione delle sementi biologiche crea nuove opportunità per gli agricoltori italiani, incoraggiando la diversificazione delle colture e la valorizzazione dei prodotti locali. Questo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a sostenere l'economia rurale. E' anche importante l'ETICHETTATURA TRASPARENTE: il Piano prevede anche la tracciabilità delle sementi biologiche, garantendo una maggiore
trasparenza per i consumatori e facilitando scelte consapevoli". "ACLI Terra – HA QUINDI CONCLUSO TAVOLETTA – sostiene convintamente il Piano nazionale delle sementi biologiche e intende contribuire alla sua implementazione efficace. È necessario collaborare e vigilare per una transizione armoniosa verso un modello di agricoltura sostenibile, ponendo al centro la tutela dell'ambiente, della salute umana e la massima sicurezza alimentare".
E’ stato pubblicato nelle scorse ore un nuovo bando, nell’ambito dei Programma di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio, che prevede un importante investimento indirizzato alle aziende agricole. 12 milioni di euro nell’ambito della sottomisura “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”, legata alla diversificazione delle attività agricole.
“Un tema, questo, che sarà sempre più centrale nel concetto, più ampio e moderno, di agricoltura che guarda al futuro – afferma il consigliere regionale e vice presidente della Commissione agricoltura, Vittorio Sambucci - Agricoltura oggi significa diversificare le attività aumentando i servizi, al fine di dare un’esperienza unica e completa ad un pubblico che non è più solo consumatore ma anche esploratore. Tutto ciò dà alle aziende la possibilità di migliorare il proprio posizionamento nella filiera agroalimentare, di integrarsi con il contesto territoriale in cui si trovano ad operare, rispondendo così alle nuove istanze collettive nei confronti dell’agricoltura. Un’opportunità fondamentale – prosegue Sambucci - che segna un ulteriore passo nel solco del buon lavoro e dell’attenzione verso il mondo dell’agricoltura dell’amministrazione regionale, ed in particolare dell’assessore al ramo Giancarlo Righini. Un lavoro puntuale per creare economia e dare impulso alla diversificazione delle attività agricole che, da vice presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, non posso che evidenziare”.
Possono partecipare a questo bando anche coloro che non sono ancora iscritti all’Elenco Regionale delle Aziende Agrituristiche ma che si impegnano obbligatoriamente a farlo successivamente. Rimane aperta la fruibilità di quest’ultimo alle aziende che sono invece intenzionate a perseguire l’obiettivo della “Trasformazione e Vendita diretta dei prodotti tipici”. C’è tempo per partecipare fino all’11 settembre 2023.
Segno distintivo della campagna ‘Colture & Culture’ sarà l’identificazione di valore e qualità dei prodotti della filiera del cibo con la nostra cultura umanistica, tipica di tutto il Mar Mediterraneo, ma in particolar modo dell’Italia_
Al via dalla Presidenza nazionale, riunita oggi a Pesaro, la Campagna ‘Colture & Culture’: tante iniziative in tutta Italia per una promozione altamente qualificante del settore agroalimentare del nostro Paese, ma non solo.
Segno distintivo della Campagna ‘Colture & Culture’ sarà la piena identificazione del valore e della qualità dei prodotti della filiera del cibo con la nostra cultura umanistica, tipica di tutto il Mar Mediterraneo, ma in particolar modo dell’Italia.
Per ACLI TERRA, l’associazione professionale di ispirazione cristiana che tutela e rappresenta lavoratori e operatori del mondo agricolo, dell’allevamento e delle marinerie - in riunione a Pesaro in occasione dello ‘Sporting Tour’ organizzato dell’Unione Sportiva US ACLI -, ‘Colture & Culture’ avrà una programmazione puntuale e diffusa nei nostri territori, valorizzando le diverse specialità e peculiarità delle produzioni regionali e locali.
Molti, infatti, saranno gli incontri e i confronti con personalità del mondo della cultura e della moda, al fine di contaminare il lavoro tecnico nel settore agroalimentare con le altre eccellenze italiane.
ACLI TERRA intende così valorizzare l'importanza del comparto non solo per l’economia e il Pil del nostro Paese, ma anche sottolineando come gusto e qualità - dall'enogastronomia al vitivinicolo, fino al turismo agro-culturale consapevole e sostenibile - sia sempre più di tendenza e faccia cultura e stile a livello nazionale e internazionale.
"Tra i provvedimenti opportuni per poter arginare il pericolo del crollo del prezzo dell'uva da mosto nella prossima vendemmia, - afferma il Presidente Acli Terra Agrigento e componente del Comitato nazionale Acli Terra - l'adozione urgente di misure straordinarie come la 'Vendemmia verde'"
"Il settore vitivinicolo siciliano sta attraversando un grave momento a causa della crisi economica. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno causato una contrazione dei consumi di vino e molte cantine registrano una giacenza di prodotto invenduto, con serie difficoltà a pagare i produttori per mancanza di liquidità.
Già nella campagna vitivinicola precedente si è registrato un trend negativo. Infatti, il prezzo dell'uva da mosto è sceso di circa 10-15 centesimi di euro al kg, nonostante l'aumento dei costi per il caro energia, del gasolio e dei fertilizzanti".
Così, in una nota esprime grande preoccupazione con un allarmato appello alla Regione Siciliana, Luigi Vecchio, presidente Acli Terra provinciale di Agrigento e componente del Comitato nazionale Acli Terra.
"Come Acli Terra chiediamo al governo della Regione Siciliana l'adozione di azioni urgenti e significative, tra le quali l'adozione della misura straordinaria della 'Vendemmia verde', cioè l'eliminazione dei grappoli prima della maturazione. Ciò consentirebbe di sgravare i viticoltori dei costi di produzione per arrivare a concludere il ciclo produttivo, assicurando un reddito certo ai produttori. Sottolineo - aggiunge Vecchio - che in molti non hanno ancora ricevuto i pagamenti dell'uva conferita.
Questa misura regionale potrebbe riequilibrare domanda e offerta, evitando una sovrapproduzione di uve da vino che, inevitabilmente, farebbe crollare ancor più il prezzo dell'uva con conseguenze nefaste per le aziende, per gli operatori e i loro familiari e, in generale, per tutti coloro che ne traggono reddito con il proprio lavoro", conclude il presidente Acli Terra Agrigento e componente Comitato nazionale Acli Terra, Luigi Vecchio
La partecipazione di ACLI TERRA al Salone Internazionale del libro di Torino per ACLI TERRA sta diventando un appuntamento fisso per l'attuale Presidenza nazionale per una scelta qualificante ed identitaria.
Il Presidente nazionale, Nicola Tavoletta, infatti, ha partecipato anche a questa edizione 2023 alle presentazioni dei libri di tre autori, già ospiti a recenti eventi nazionali associativi: Mauro Giorgini, Mauro Grimaldi e Virginia Saba.
Proprio a margine di uno di questi appuntamenti al Lingotto, il Presidente Tavoletta, confrontandosi con autori e case editrici, spesso coinvolti negli eventi dell'Associazione professionale agricola delle ACLI, ha annunciato la Campagna nazionale "Colture&Culture".
Già nei mesi scorsi in numerosi appuntamenti questo slogan è comparso nei diversi confronti pubblici associativi: ad esempio, appuntamenti di assoluto rilevo quali gli "ACLI TERRA LAB" a Bologna e a Roma, i seminari online, o come l'ultimo incontro in ordine cronologico sul grande Totò, "Tra arte e gusto", fino all'approfondimento storico-rurale di Lamezia Terme e quello ad Apice nel Sannio.
Tanti, infatti, sono stati gli artisti e gli intellettuali che hanno animato culturalmente il dibattito interno ed esterno promosso da ACLI TERRA.
Ora, questa campagna sarà all'ordine del giorno della prossima riunione della Presidenza nazionale di ACLI TERRA a Pesaro, venerdì 8 giugno 2023, per lanciarla in tutte le province, in collaborazione con il nostro giornale sociale www.valoriincampo.net.
A Pesaro sarà, altresì, svelato anche il logo ad hoc della campagna nazionale "Colture&Culture".