Al via sabato 3 agosto la Fiera delle Eccellenze Calabresi, organizzata da Acli Terra Provinciale di Cosenza e dal Circolo Acli Giovanni Paolo II di Belvedere Marittimo, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Belvedere Marittimo.
Sabato 3 e domenica 4 agosto 2024 saranno due giorni ricchi di dibattiti e degustazioni con le produzioni regionali di alto livello nel centro storico di Belvedere Marittimo (Cosenza), in piazza G. Amellino.
Infatti, alla nuova edizione, della Fiera delle Eccellenze Calabresi partecipano oltre 30 aziende agricole provenienti da tutta la Calabria, che porteranno in piazza prodotti tipici dei diversi territori.
Particolare attenzione, in questa VIII Edizione, sarà data dall'Associazione professionale agricola di ispirazione cristiana che tutela e promuove il mondo rurale e delle marinerie, alle eccellenze agroalimentari locali, quali il cedro, il peperoncino, il gilò, il bergamotto, l’olio d’oliva, i vini, la ‘nduja, la cipolla rossa di Tropea ed i salumi.
Sabato 3nalle ore 21.30 il primo convegno-dibattito ‘Imprenditoria giovanile in agricoltura e prospettive di crescita’ vedrà Nicola Tavoletta, Presidente nazionale Acli Terra; Fausto Orsomarso, Senatore della Repubblica; Vincenzo Cascini, Sindaco di Belvedere Marittimo; Ugo Vetere, Cda Gal Riviera dei Cedri; Annamaria Mele, Direttore generale Anapi Pesca e direttore tecnico Flag ‘La Perla del Tirreno’; Angelo Adduci, Presidente Consorzio del Cedro di Calabria, Attilio Celant, già Preside della Facoltà di economia dell’Università Roma - La Sapienza; Santina Bruno, Presidente Acli Terra Provinciale di Cosenza; Giuseppe Campisi, Presidente Regionale Acli Terra Calabria. Modera il giornalista Christian Cabello.
Domenica 4 agosto, sempre alle ore 21.30, il tema del nuovo convegno sarà ‘Dieta Mediterranea e spreco alimentare’, incentrato sulla bontà della dieta mediterranea e dei valori nutrizionali e salutistici dei prodotti calabresi, e sulla prevenzione dello spreco alimentare, sottolineando l’importanza di una campagna di sensibilizzazione sinergica con scuole e istituzioni del territorio. Sarà, inoltre, presente Francesca Presta, tecnologa alimentare, che presenterà il progetto “È tempo… di non sprecare’.
Durante le due serate sarà, inoltre, presentato a cura di Anapi Pesca, uno show cooking con un rinomato chef locale che preparerà una pietanza con Lion Fish, il pesce leone, ed altri prodotti tipici del territorio, da far degustare a tutti.
È stata costituita formalmente questa mattina, 31 luglio, a Cervarese Santa Croce (Padova), Acli Terra del Veneto.
L'associazione professionale agricola delle Acli, che assiste e promuove il mondo rurale e delle marinerie, nasce oggi anche in Veneto per espandere la propria attività operativa su tutta la regione.
Suoi infaticabili promotori sono stati i livelli provinciali di Acli Terra Padova e Acli Terra Verona assieme a un gruppo di primi soci imprenditori agricoli.
Presidente della nuova Acli Terra Veneto è Alberto Menegazzo, attualmente presidente provinciale Acli Terra Padova. Vice presidente è Gianni Brigo, oggi presidente Acli Terra Verona.
Sono intervenuti alla sala dell’Oratorio Santa Croce a salutare l'importante iniziativa, il presidente delle Acli del Veneto, Andrea Citron, e il presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.
Oltre a Gianni Cremonese, presidente provinciale Acli Padova che ha introdotto la cerimonia costitutiva, un saluto è stato portato da Fabrizio Stella, commissario straordinario AVEPA e dal vice sindaco di Cervarese Santa Croce, Andrea Geron.
Il neo presidente Acli Terra del Veneto, Alberto Menegazzo, ha affermato: “Intendiamo essere una nuova presenza, una associazione giovane con degli obiettivi importantissimi per la dimensione economica e sociale, cioè l'innovazione nella nostra agricoltura e, quindi, ancor più qualità di prodotto e garanzia per i consumatori; portare gli agricoltori sul Tavoli tecnici delle istituzioni; inoltre vogliamo operare per misure istituzionali concrete a sostegno della sicurezza economica degli agricoltori, invogliando i giovani a rimanere sulla terra”.
Menegazzo ha aggiunto: “Vogliamo poi la massima sburocratizzazione nelle procedure spesso farraginose per il mondo rurale e diffondere in tutte le province del Veneto Acli Terra e i nostri Caa, i centri di assistenza agricola.
Per tutelare l'ambiente, la sicurezza dell’ecosistema e delle persone, intendiamo, inoltre, operare attivamente con i Consorzi di bonifica, in specie sulla scorta delle alluvioni che hanno colpito la regione, per cui abbiamo notato la carenza di infrastrutture con canali inadeguati per il deflusso delle acque.
I Consorzi di bonifica si sono mostrati disponibili a collaborare e forniremo loro le nostre proposte, ma sottolineiamo che dovranno prendere degli impegni con noi, i nostri agricoltori e con la popolazione dei nostri territori”, conclude il neo presidente Acli Terra Veneto, Alberto Menegazzo.
Mentre in alcune regioni del nord si scatenano le alluvioni, in molte aree del Sud Italia imperversa la siccità, mettendo in pericolo tutto il comparto agricolo e dell’allevamento.
Dopo un maggio che ha registrato il più inquietante picco delle temperature non solo rispetto all’anno trascorso, ma addirittura alla media preindustriale del periodo 1850-1900, secondo quanto rileva il Copernicus Climate Change Service (C3S), anche in giugno la situazione è andata aggravandosi, con i raccolti in alcuni casi addirittura azzerati, mentre nelle stalle gli allevatori lottano per reperire il foraggio e l’acqua necessari a salvare gli animali.
L'assenza di pioggia minaccia anche gli alberi da frutto, le vigne e gli uliveti. Ad esempio, in alcune aree della Sicilia non piove da oltre un anno, mentre in Basilicata, come in provincia di Potenza, la produzione cerealicola è compromessa al 90%, per non dire delle leguminose e del foraggio. A causa della siccità, è in picchiata anche, secondo dati del 2022, la produzione di miele (- 70%). Ed è crollata del 63% quella delle pere e delle ciliegie (- 60%) .
L'Italia è uno del 21 hotspot globali per quanto riguarda la siccità, con ben 12 regioni particolarmente colpite. Il nostro Paese, inoltre, non solo subisce la crisi climatica, ma ha infrastrutture idriche vetuste, che spesso disperdono l’acqua, e pochi investimenti in tal senso.
Dinanzi a questa gravissima situazione che colpisce il mondo dell ’agricoltura e, alla fine, anche i cittadini-consumatori, Acli Terra sostiene la proposta avanzata da Coldiretti di un Piano invasi con pompaggio.
Si tratta di un progetto realistico e immediatamente cantierabile per realizzare una rete di bacini di accumulo delle acque, e su cui sono arrivate le prime parziali risposte nell’ultimo Dl Agricoltura, recentemente approvato.
Questo Piano ci convince perché raddoppierebbe il recupero dell’acqua piovana sia per uso comune, della cittadinanza tutta, sia per il mondo rurale e contribuirebbe a prevenire le esondazioni. Dinanzi alla crisi profonda che sta attraversando il mondo agricolo e dell’allevamento anche in chiave economica e sociale, auspichiamo che le autorità a tutti i livelli al più presto accolgano la proposta per garantire il futuro alla nostra agricoltura”.
Così una nota diffusa dalla Presidenza nazionale di Acli Terra , l’associazione professionale agricola di ispirazione cristiana che tutela, assiste e promuove lavoratori, operatori e aziende del mondo rurale e delle marinerie.
Quella di Antonio e Tiziana, calabresi di Cutro, piccolo paese dell’entroterra crotonese, è una storia di successo ovvero come direbbe l’antropologo Vito Teti di restanza, ormai storia consolidata nella scelta di piccola imprenditoria nel settore della panificazione artigianale di qualità. La Calabria, sicuramente è terra di eccellenze culinarie, di prodotti identitari che si affermano in Italia e in Europa, a volte anche oltre Oceano, portando alla gastronomia un superiore valore sensoriale. E questo vale non solo con il pane ma anche con l’olio, con il vino, con i salumi e formaggi. Da qualche anno a questa parte anche con i liquori, il bergamotto. Ma ritorniamo al pane di Cutro che ha conquistato un posto centrale non solo nelle famiglie ma anche nella ristorazione calabrese. I titolari del panificio, Antonio e Tiziana, dopo essersi sposati si trasferiscono a Verona, poi a Cremona per cercare un futuro più solido. Pochi anni di emigrazione e decidono di rientrare in Calabria. Le motivazioni del loro rientro lo raccontano quando, ospiti di un’ importante trasmissione televisiva Linea Verde di Rai 1, entrambi toccano le corde del cuore con diverse frasi, tra cui una <<…a saperlo, due volte non saremmo partiti affatto, il nostro mondo era già qui…>>. Durante le riprese, Antonio, ormai esperto artigiano panificatore parla del duro lavoro portato avanti, quotidianamente e con ferrea volontà. Il punto forte della loro attività sono i taralli, una sorta di brioche a forma di biscotto, prodotti con diverse ricette, in diversi punti della Calabria. Certo, quelli prodotti a Cutro hanno veramente un sapore particolare, introvabili perché sono all’anice nero stellato della Sila, un aroma di grande pregio che purtroppo non sempre è reperibile. I taralli sono un must, giusto per usare un forestierismo e dare maggiore notorietà a questa delizia. Il processo di produzione del pane è davvero un’arte che richiede tempo, pazienza e un’intima conoscenza degli ingredienti. Vengono utilizzate solo farine di alta qualità, acqua e lievito, unendo questi elementi con gesti sapienti e ritmati, frutto di anni di esperienza. La lievitazione avviene lentamente, rispettando i tempi della natura e la cottura è rigorosamente effettuata in un forno a legna, come da antiche tradizioni. Questo metodo conferisce al pane una crosta croccante e un interno soffice e profumato, caratteristiche che lo rendono unico il pane di Cutro. Il forno di Antonio e Tiziana è luogo di lavoro, ma anche un punto di ritrovo per la piccola Comunità. La loro bottega è spesso animata da visitatori di ogni dove , come fosse un centro aggregativo sociale, dove le persone si incontrano e condividono momenti della loro vita quotidiana. La storia di Antonio e Tiziana è storia di sane tradizioni di Calabria, storia di prodotti di alta qualità, di amore per la propria terra e la propria comunità. Il loro pane, elemento ed alimento speciale, li ha riportati in Calabria, nell’amata Cutro ed oggi rappresenta pure un simbolo identitario di riscatto civile, sociale e buona occasione di lavoro.
Thomas Vatrano – dottore agronomo – Acli Terra Calabria
Ma Con profondo sgomento, ACLI Terra esprime il suo cordoglio per la tragica morte di Satnam Singh, il bracciante agricolo abbandonato davanti a casa con un braccio amputato, vittima di un incidente sul lavoro, in provincia di Latina.
Eventi di questa natura devono farci riflettere profondamente sulle condizioni lavorative dei braccianti agricoli. Dobbiamo rinnovare il nostro impegno per garantire che ogni lavoratore sia trattato con dignità, rispetto e abbia accesso a condizioni di lavoro sicure e giuste.
Acli Terra da sempre lotta con forza contro ogni forma di caporalato ed è nostra responsabilità, come organizzazione e come società, continuare a lavorare affinché tali tragedie non si ripetano.
Acli Terra in campo per promuovere le nuove colture in Italia.
È, infatti, al via la campagna di Acli Terra “Il menu sceglilo tu” per promuovere particolarmente mango e avocado ed approfondendo le tematiche legate a questi frutti di origine tropicale.
Preannunciato in anteprima a margine di un convegno al MacFrut 2024 a Rimini, Acli Terra porterà l’avocado e il mango coltivati nelle regioni meridionali in una vera e propria tournée la prossima estate tra gli chef italiani, e in particolare tra quelli dell’Italia settentrionale, promuovendone la scelta.
La coltura del mango e dell’avocado e la trasformazione di questi frutti esotici, oggi coltivati e molto apprezzati in Italia, è stata ed è oggetto di numerosi seminari dell’Associazione professionale agricola aclista, trovando nel mondo rurale e nei consumatori grande attenzione.
Il mango, in particolare, ha avuto un’impennata nella produzione, passando dai 500 ettari di terreno nel 2019 agli attuali 1.200. Nel 2004 erano appena 10. In un decennio si è guadagnato uno spazio importante all’interno della produzione nazionale: infatti, l’apprezzatissimo mango siciliano è dal 2018 tra i prodotti del paniere Istat, una classificazione che ne evidenzia la diffusione. Anche la produzione di avocado in Italia è in notevole crescita. Le colture di frutta esotica in Sicilia, Puglia e Calabria sono triplicate negli ultimi cinque anni, superando i 1.000 ettari.
Acli Terra sta sostenendo la diffusione di nuove colture in Italia, più volte approfondita in “Acli Terra Lab” - le periodiche giornate seminariali di dibattito tecnico e politico-istituzionale -, e ora attuata tramite l’azione di assistenza agli agricoltori del CAA ACLI srl, il Centro di Assistenza Agricolo aclista.
“Per Acli Terra le aziende agricole che investono sulle nuove colture vanno sostenute anche con campagne promozionali collettive come la nostra perché rappresentano la risposta pragmatica ai cambiamenti climatici che impattano sull’agricoltura”, sottolinea il Presidente nazionale Acli Terra, Nicola Tavoletta.
La campagna di Acli Terra ‘Il menu sceglilo tu’ è, quindi, dedicata a far apprezzare le nostre nuove coltivazioni, a partire da mango e avocado, nella grande cucina italiana, sperimentando e combinando creatività degli chef con il lavoro coraggioso degli agricoltori innovativi. E per far procedere insieme prodotti, arte culinaria e gusto.
Acli Terra Crotone da tempo sta seguendo il progetto innovativo ed a coltivazione sperimentale di alcune varietà di avocado presso l'azienda Castagnino.L'avocado o Persea Americanaè una specie arborea da frutto che appartiene alla famiglia delle Lauracee. L'albero è di taglia media e misura circa 10 metri d'altezza, anche se può raggiungere i 15-20 m.In condizioni ideali, la pianta di avocado potrà iniziare a produrre i primi frutti già dopo 3 o 4 anni. Diverse sono le varietà di avocado coltivate dall'azienda del giovane imprenditore Franco Castagnino. La varietà Hass di avocado è la migliore come consistenza al palato essendo pastosa e cremosa inoltre il gusto è burroso e piacevole.
Questa sua consistenza è data dalla presenza di grassi naturali ed in particolare sono presenti acidi grassi insaturi sino ad oltre il 30%.La varietà Ettinger ha forma di pera con buccia liscia, sottile, verde brillante, la polpa è verde pallido, burrosa, senza fibre e con buone qualità organolettiche. Gli avocado Ettinger hanno un sapore delicato e il frutto ha una dimensione media con un peso che varia tra i 270 e i 430 g.Una varietà recente allevata in California da John Pinkerton e registrata nel 1975. L'albero è molto vigoroso e tollera temperature da -1 / -2 °C a 30 °C. Le qualità organolettiche di questa varietà sono eccellenti, gusto nocciolae la polpa è liscia, burrosa e senza fibre. Infine abbiamo la varietà Reed buccia liscia, di origine californiana ed è stata selezionata da James Reed, registrato nel 1960. La sua resistenza al freddo è paragonabile a quella della “Hass”. I frutti sono grandi e di forma rotonda singolare.La fioritura dura tutta la primavera e, quindi, convive nel tempo con la maturazione dei frutti che sono in fase di raccolta. Il frutto è grosso (200-350 g/frutto).Per quanto riguarda benefici, proprietà e calorie dell'avocado, possiamo affermare che il frutto ha proprietà aromatiche, digestive e aiuta a contrastare la dissenteria, essendo un ottimo astringente.
L'avocado è ricco di calcio e potassio, di fibre e grassi monoinsaturi, utili a contrastare il diabete. Ricco di vitamine: A, B1, B2, D, E, K, H, PP.L’azienda agricola Castagnino, di recente, ha aperto un punto vendita nel pieno centro di Crotone, dove si troveranno tutti i prodotti agroalimentari biologici, naturali e salutari di qualità. Con l’apertura del nuovo store aziendale il gruppo Castagnino consolida la propria presenza in Calabria grazie soprattutto alla vendita a km 0. Tanti gli investimenti sul territorio puntando sulla filiera tra le mura amiche, coltivando e trasformando i prodotti in “casa”. Quella stessa casa che oggi si presenta con un brand totalmente rinnovato, risultato di un processo di restyling del marchio portato avanti con l’obiettivo di rendere prestigioso l’ambiente in cui esporre le prelibatezze crotonesi.
Puntando alla capacità di evolversi costantemente, l’azienda Castagnino si è presentata anche tra le aziende espositrici alla fiera internazionale Macfrut 2023, mettendo in mostra l’altissima specializzazione, la ricerca del buon prodotto e la cura del Packaging (new entry quello ecologico). Elementi questi preposti a rendere l’azienda e lo store luoghi ideali in cui vivere un’autentica food experience all’italiana. Le diverse miscele di prodotti proposte (melagrana, mirtillo, agrumi, ecc.), a frutto singolo o miscelati tra loro, rigorosamente biologici e privi di conservanti, addensanti e coloranti vari, ma soprattutto su circa l’80% dei prodotti abbracciano inoltre la fascia “No sugar” e “Gluten free” più semplicemente senza zuccheri aggiunti e senza glutine. Insomma , una azienda di ottimo livello e con grandi prospettive di crescita sul territorio regionale e nazionale.
Tommaso Pupa – dottore agronomo e Presidente Acli Terra Crotone
Cresce l’interesse verso il consumo consapevole dell’oro verde, grazie anche all’impegno costante sul territorio di associazioni di settore e tecnici. Ormai è accertato : un consumo costante di olio extravergine d’oliva di qualità apporta benefici notevoli alla nostra salute. Ma vorrei dedicarmi all’approfondimento della biodiversità olivicola calabrese, ampiamente vasta e che purtroppo è poco tutelata.Al mondo, l’ultimo censimento (ormai poco puntuale visto che risale a circa due lustri) annovera 2600 varietà all'incirca. Una quantità notevole direi, il 30% delle quali è detenuto dall’Italia, con ben 737 varietà. Pensate bene a quanto siamo importanti dal punto di vista olivicolo-oleario!È in Calabria? Abbiamo un patrimonio olivicolo di pregio, con ben 30 varietà attualmente registrate, purtroppo molto delle quali relegate in micro-areali o spesso abbandonate.
Direi che questo è un atteggiamento decisamente poco favorevole allo sviluppo dell’olivicoltura regionale, che per orografia poco si allinea con l’olivicoltura della globalizzazione (che potrebbe essere anche un vanto…).Varietà come la “pennulara” ci arricchiscono di cultura oltre a donarciun olio d’oliva con caratteristiche di pregio. La stessa dal punto di vista qualitativo produce un enorme quantitativo di acido oleico (il più rappresentativo degli acidi grassi) arrivando fino all’82%, ma anche sul contenuto in polifenoli totali. I luoghi ameni in cui cresce la cv. pennulara sono a tratti sacri. Vi invito a percorrerli a piedi, ne rimarrete estasiati. Potrete osservare un luogo in cui l’olivo cresce naturalmente, privo da disturbi (se non quello dell’uomo che spesso male lo gestisce!). Passerete da punti in cui longeve piante si erpicano su rocce monolitiche a tratti pianeggianti che ben si accostano e si integrano nella lussureggiante macchia mediterranea, luogo del leccio, del cisto, del lentisco. Nicchie ecologiche che vanno tutelate ogni giorno, perché esse sono casa per le api, per tanti altri insetti utili e che fungono da ecosistema a sé stante.
Passeggiando tra i luoghi di coltivazione della pennulara, nei comuni di Caccuri, Cerenzia, Castelsilano, San Giovanni in fiore e paesi limitrofi potrete imbattervi nel borgo abbandonato di Acherentia fondata da Filottete secondo Strabone, dagli Enotri secondo Stefano di Bisanzio - il paese, identificato anche con il toponimo di Pumentum, si sviluppò su due colli situati nell'odierna contrada Scozia di Cerenzia, dove Acerenthia prosperò per molti secoli. E poi come non menzionare il palinsesto architettonico del monastero del Vurdojche è singolare e spettacolare. È caratterizzato dalla Chiesa intitolata a San Giacomo, edificata nel 1196, la cui facciata è impreziosita da un bel portale ad arco acuto con finestre monofore dello stesso stile e da un palazzotto signorile. Fondato dall’Abate Gioacchino tra il 1196 e il 1197 come Grancia del monastero Florense, ha a fianco un oratorio e varie case coloniche per la coltivazione delle terre ricevute in dono dall’Imperatore Enrico VI.Oggi il Vurdoj è un agriturismo che preserva le antiche ricette calabre per offrire ai visitatori tutto l’affetto dell’accoglienza degli uomini del sud.L’olio extravergine di oliva della cv. pennulara si sta distinguendo in competizioni nazionali e internazionali. Nel “backstage” storie di giovani imprenditori, di donne caparbie e resilienti che amano la loro terra e non l’hanno abbandonata ma che con tenacia e rispetto di questi luoghi portano avanti tutto il bello che la nostra Terra possa avere. Faccio loro i più fervidi auguri, possiate salire sempre più in alto, solo dove gli onesti e i virtuosi osano!Sarò un sognatore? Ma questa è la Calabria che a me piace. Siamo all’inizio di una nuova storia, che dovrà chiaramente allinearsi alle nuove regole comunitarie, investire sulle nuove tecnologie, ma sempre con la mano posta sul cuore.
Thomas Vatrano –dottore agronomo
Secondo i dati divulgati alla nona edizione del salone di Italian Exhibition Group a Rimini, Beer&Food Attraction, tra il 2022 ed il 2023 è stata registrata una importante crescita del settore della ristorazione.
Il valore economico dei pasti fuori casa è passato da 83,5 miliardi di euro del 2022 a 89,6 miliardi nel 2023. In questo periodo, i ristoranti sono aumentati del 5,5%, pari a ben 6.205 nuovi esercizi. Egualmente i bar che risultano 4.000 in più.
Per il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, “queste sono tutte buone notizie per l’agroalimentare italiano, ovviamente affiancando all’espansione di questo fenomeno una cultura ed una pedagogia alimentare sul rispetto della qualità dei prodotti e del lavoro.
Per noi di Acli Terra, questa crescita è un elemento utile in direzione di un impegno serio per un investimento nazionale sulla formazione professionale nell’agroalimentare e per innovare le tecniche e le soluzioni produttive e di trasformazione. Ciò serve a stabilizzare il lavoro con continuità temporale, evitando l’instabilità professionale, che rappresenta un reale problema del settore”.